Il muro della gentilezza realizzato all’Appannaggio di Jesi, dove ciascuno può lasciare un proprio cappotto o soprabito negli appositi attaccapanni così da metterlo a disposizione di chi ne ha bisogno, sta riscontrando grande adesione da parte dei cittadini. «È questa una ulteriore dimostrazione – spiega l’assessore ai servizi sociali Marialuisa Quaglieri – della grande solidarietà presente nella nostra comunità, sempre disponibile ad aderire ad iniziative di carattere umanitario».
L’iniziativa segue quella avviata in molte altre città italiane e arricchisce un’offerta verso le persone più bisognose che è già di per sé elevata e distribuita su più fronti grazie all’Azienda Servizi alla Persona – vale a dire il braccio operativo del Comune di Jesi sul sociale – e alle altre associazioni di volontariato presenti sul territorio.«Proprio per questa disponibilità diffusa – ricorda la Quaglieri – anche il muro della gentilezza va meglio organizzato. A tal fine è opportuno ricordare che non si tratta di uno svuota-armadi, ma di un punto dove poter lasciare un soprabito. E proprio per lo spirito di tale iniziativa, qualora gli attaccapanni fossero già tutti occupati, si invita i cittadini a rimandare ad un’altra occasione il proprio dono».
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