di Talita Frezzi
Una cerimonia veloce ma assolutamente partecipata da istituzioni, rappresentanti delle forze dell’ordine e soprattutto dalla cittadinanza quella che ha visto oggi il taglio del nastro della ritrovata piazza Pergolesi.
L’agorà cittadina, restituita alla collettività dopo due anni di cantieri, aveva visto una piacevole anteprima il 14 dicembre, il piccolo cadeau natalizio alla città per fare in modo che le persone potessero fruire di questo spazio, anche se mancavano ancora quei dettagli capaci di impreziosire lo spazio. Gli ultimi lavori ieri, quando anche l’acqua è tornata a zampillare nella fontana del monumento dedicata al compositore jesino. «Si è conclusa oggi la prima parte di un iter importante per la riqualificazione del centro storico – ha detto il sindaco Massimo Bacci – con il restyling di piazza Colocci prima e tra poco, partiremo anche con i lavori in corso Matteotti. La piazza Pergolesi ha una sua valenza importante, al di là dell’aspetto urbanistico, perché favorisce l’incontro tra le persone. Proprio questo aspetto ha dato grande impulso al bisogno di risistemarla». Il primo cittadino, che ha tagliato il nastro tricolore teso dagli assessori Maria Luisa Quaglieri e Luca Butini, ha poi spiegato gli aspetti urbanistici della nuova piazza che valorizza il monumento a Giovan Battista Pergolesi – posto quasi al centro – e che consente di ammirare la facciata del santuario della Madonna della Grazie che ha di fronte. Uno spazio cui da un respiro maggiore anche la chiesa di San Nicolò. Ora, prossimo step, è mettere mano (e il sindaco garantisce che lo farà) al palazzo delle ex Giuseppine, edificio inutilizzabile e inutilizzato che imprigiona l’abside della chiesa di San Nicolò. Il vescovo Gerardo Rocconi ha benedetto la piazza, poi l’esibizione musicale del violinista Marco Santini e del soprano Pamela Lucciarini che hanno eseguito brani di Pergolesi. La conclusione al poeta Dante Ricci che ha letto un sonetto di Lello Longhi sul monumento.
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