Istituire un’Area Vasta Montana con Fabriano come centro di riferimento. E’ una delle richieste contenute nei nuovi emendamenti al Piano socio-sanitario presentati dal Consigliere regionale Enzo Giancarli (Pd). L’atto amministrativo della Giunta sarà discusso domani (martedì 4 febbraio) in Aula consiliare e Giancarli, dopo aver già presentato in Commissione Salute alcuni emendamenti, tra cui uno accolto all’unanimità sul valore della sanità pubblica, ha depositato oggi nuove proposte di integrazione. Nel paragrafo dedicato al consolidamento dell’assetto istituzionale chiede di aggiungere, attraverso una modifica alla legge 13 del 2003, “l’Area Vasta Montana, che inizierà a nord dell’Appennino marchigiano ed attraverserà il territorio di Matelica, fino a comprendere almeno Camerino, con Fabriano come centro di riferimento”. L’emendamento propone inoltre, dopo aver verificato un’intesa istituzionale, “di attivare in via sperimentale progetti di integrazione con la Regione Umbria”. Tra i nuovi emendamenti a firma Giancarli, anche la proposta di aggiungere nel paragrafo “Assistenza ospedaliera ed emergenza urgenza” l’individuazione come presidio di Primo Livello del Presidio Ospedaliero Unico per l’Area Vasta 2 di Jesi, Senigallia e Fabriano.
In vista dell’importante voto, anche il segretario del Pd di Fabriano, Francesco Ducoli, spera che la voce dell’entroterra sintetizzata nei contenuti nel documento del consiglio comunale monotematico sulla sanità di Fabriano, sia ascoltata dai consiglieri dell’Assemblea legislativa delle Marche. «Domani verrà votato in Consiglio Regionale il nuovo piano socio-sanitario.- scrive Ducoli – Auspico che i consiglieri regionali sappiano dare ascolto alle istanze del nostro territorio, sostenendo le proposte suggerite sia dal Consiglio Comunale di Fabriano, sia dal documento del PD della zona montana. Il nostro territorio merita dignità di fronte alle innumerevoli difficoltà che sta affrontando e tutti speriamo che dal dibattito consiliare possa emergere la forte necessità di dare riconoscimento e trovare soluzioni ad una problematica (la sanità) che, date le difficoltà viarie, orografiche ed economiche, ci colpisce forse più che in altri comprensori della nostra Regione».
(ultimo aggiornamento alle ore 12.29)
Entroterra montano e Piano sanitario, la protesta di Comitati e cittadini
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