Per commemorare con iniziative istituzionali la Giornata del Ricordo del 10 febbraio e proporre all’amministrazione comunale di Osimo di promuovere progetti e attività volte a diffondere la conoscenza delle vicende legate ai martiri delle foibe e all’esodo giulino-dalmata, il consigliere comunale di minoranza Alberto Maria Alessandrini (Lega) come hanno fatto altri suoi colleghi di partito in 30 Comuni marchigiani, ha depositato un ordine del giorno da discutere al prossimo consiglio comunale. «E’ un atto certamente simbolico ma lo riteniamo doveroso – spiega Alessandrini – La Marche stante la posizione centrale nell’Adriatico furono una regione direttamente coinvolta negli anni dell’esodo dei profughi giuliano dalmati e nella nostra comunità risiedono ancora numerosi discendenti di quelle famiglie che furono costrette ad abbandonare le proprie case. Il nome stesso della città di Osimo, sede dell’omonimo trattato, è stato suo malgrado coinvolto con la successiva e definitiva cessione dell’area B all’ex Jugoslavia nel 1975. Le istituzioni non hanno solo l’obbligo di legge ma anche la responsabilità di far conoscere questi tragici eventi in ogni sede opportuna».
L’ordine del giorno presentato dal rappresentante del Carroccio è stato firmato anche dal presidente del Consiglio di Osimo, Giorgio Campanari (Pd). «Le vittime della violenza, dell’odio e dei regimi totalitari non hanno colore politico. – spiega Campanari – La memoria non ha colore politico. Per questo motivo, a Osimo, ho cofirmato l’odg del consigliere della Lega Alberto Maria Alessandrini, da portare in Consiglio Comunale, in ricordo delle vittime delle foibe. E’ dovere delle Istituzioni ripudiare ogni forma di violenza fisica e morale e combattere ogni tipo di revisionismo autoassolutorio dei passati regimi dittatoriali».
Giornata del ricordo, ordine del giorno Lega in 30 Comuni marchigiani
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