di Federica Serfilippi (foto Giusy Marinelli)
«Oltre che per manifestare la mia vicinanza come donna e come madre, ho voluto incontrare i familiari delle vittime della Lanterna Azzurra come ministro, per sentire la loro voce e assicurare che ci sarà massimo impegno da parte dell’aministrazione per i controlli nelle discoteche siano più efficaci».
Così il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese al termine dell’incontro che le ha permesso, questa mattina in Prefettura, di incontrare una parte dei familiari delle vittime della strage della Lanterna Azzurra, tragedia in cui la notte dell’8 dicembre 2018 hanno perso la vita cinque adolescenti tra i 14 e i 16 anni e una mamma di 39 anni. Il ministro è arrivato ad Ancona attorno alle 10, accompagnata dal capo della polizia Franco Gabrielli e dall’entourage del Viminale. L’incontro con i parenti delle vittime, tenutosi a porte chiuse, è durato circa mezz’ora. Oltre al ministro, c’erano il prefetto Antonio D’Acunto e il presidente dell’Assemblea Legislativa delle Marche Antonio Mastrovincenzo. Ad accompagnare i familiari, Luigina Bucci, presidente di Co.Ge.U, il comitato nato proprio dopo i fatti di Corinaldo per attuare una serie di iniziative volte al ricordo, ma anche per inculcare la cultura della sicurezza all’interno dei locali di pubblico spettacolo. Il ministro, in merito al colloquio avuto con i membri del comitato: «Oltre che a manifestare la mia vicinanza come donna e come madre, ho voluto incontrarli come ministro dell’Interno per sentire la loro voce e soprattutto per assicurare che ci sarà massimo impegno perchè i controlli nei locali siano più efficaci. Ho dato indicazione al Prefetto di scrivere ai sindaci per effettuare un censimento delle strutture dedicate al divertimento per avere controlli precisi e verificare come vengono rilasciate le autorizzazioni. Quanto accaduto è di una gravità indescrivibile e non si deve ripetere mai più.
Il dolore dei familiari non si rimarginerà mai, ma ho voluto incontrarli per dare un segnale che il Ministero dell’Interno, per quanto di propria competenza e anche oltre, ci sarà». Anche Luigina Bucci ha voluto commentare il tavolo di confronto con il ministro Lamorgese: «Abbiamo fatto due proposte: una fa riferimento all’attuazione del codice etico che lo scorso giugno abbiamo firmato con il garante dei diritti Andrea Nobile e con il direttore della Confcommercio Massimiliano Polacco: un codice per fornire ai locali che organizzano feste per i minori una normativa precisa in materia di sicurezza. E poi, c’è stata la proposta di poter istituire l’8 dicembre un evento nazionale (nel 2019 si è tenuto a Senigallia L’8 per il Futuro, ndr) sia per ricordare le vittime, sia per promuovere un divertimento in sicurezza». Tra due settimane inizierà il processo alla banda dello spray urticante, accusata dalla procura di aver scatenato il caos scomposto all’interno della Lanterna Azzurra: «Le vittime – ha detto Bucci – non torneranno più indietro, ma i familiari vogliono almeno che venga fatta giustizia». Dopo l’incontro, il ministro e il capo della Polizia hanno partecipato alla riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza, convocato dal prefetto Antonio D’Acunto. Stando alle parole del ministro, la situazione legata alla sicurezza «è sotto controllo. Vuol dire che funziona bene la prevenzione. Come nelle altre province, è stato segnalato l’aumento dello spaccio di droga, sempre più utilizzata dai giovani». Per quanto riguarda la ricostruzione del post sisma 2016, il ministro ha posto l’accento sul «protocollo firmato nel 2019 dove si pongono in essere tutte le fasi di controllo necessarie ai fini degli appalti».
(servizio aggiornato alle 16)
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