«Io continuo a pensare e ad essere convinto che la cosa migliore sia chiudere le scuole ed annullare le manifestazioni». Sono le parole del governatore Luca Ceriscioli, che è tornato a parlare dell’emergenza relativa al Coronavirus nelle Marche dopo lo stop arrivato in diretta dal premier Conte (leggi l’articolo). E lo ha fatto con nuovo video in cui ribadisce quella che a suo avvisto considerava una scelta giusta: sospendere le lezioni e annullare ogni manifestazione pubblica. Il punto è che proprio mentre stava annunciando l’arrivo dell’ordinanza è arrivata una telefonata del presidente del Consiglio e il governatore è stato, suo malgrado, costretto a fare marcia indietro. E così in pochi minuti è stato il caos. «E’ necessario fare chiarezza – dice ora Ceriscioli – le scuole di ogni ordine e grado delle Marche resteranno aperte fino a nuovo avviso, contrariamente a quanto deciso con una ordinanza regionale che prevedeva la chiusura di tutte le scuole come misura di prevenzione del Coronavirus perché la sicurezza dei cittadini, dai più piccoli ai più grandi, viene prima di tutto.
Durante la conferenza stampa mentre illustravo i contenuti dell’ordinanza infatti, in una telefonata, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha chiesto che tutte le Regioni domani mattina alle 10 si confrontino per coordinarsi e portare avanti le stesse iniziative. Io continuo a pensare e ad essere convinto che la cosa migliore sia chiudere le scuole ed annullare le manifestazioni dove la gente si concentra perché in questa fase dobbiamo bloccare ogni spazio dove il virus può espandersi. – sottolinea il Governatore delle Marche – Domani comunque avremo gli aggiornamenti della situazione. Per quanto riguarda la Regione Marche, in ogni caso, da domani mattina sarà disponibile dalle 8 alle 20 il numero verde 800936677 per rispondere alle domande dei cittadini. Servirà come punto di informazioni con 4 linee a cui rispondono dei medici per dare risposte a chi ha bisogno di chiarimenti rispetto alla propria condizione di salute e alle proprie necessità. Ricordiamo che nelle Marche fino ad oggi non c’è stato alcun caso di contagio al momento, ma che questo non ci permette assolutamente di abbassare la guardia».
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