Emergenza Coronavirus, le opposizioni in Consiglio comunale lanciano un appello alla giunta Mancinelli per fare fronte comune e gestire al meglio la situazione anche in città, con la Lega che rincara la dose: «si rimane sconcertati di fronte all’assenza della prima cittadina ed all’assoluta mancanza di notizie circa i provvedimenti concreti».
Bordate a parte, il leitmotiv degli interventi è fare squadra ed Angelo Eliantonio, capogruppo di Fratelli d’Italia, invia una lettera alla sindaca in cui garantisce la «piena disponibilità a cercare modi e forme unitarie di collaborazione tesa a sostenere tutte quelle iniziative che concretamente siano indirizzate alla tutela della salute dei nostri concittadini. Chiediamo inoltre un impegno maggiore, più proficuo ed immediato nel tutelare i dipendenti del Comune, i quali lamentano scarse misure di prevenzione nei loro riguardi in materia di strumenti di sanificazione degli ambienti di lavoro. Ci preoccupano tutti coloro che lavorano agli sportelli (front office) in molti uffici comunali privi di protezione o divisorio, essendo oramai il lavoratore e l’utente non più separati dal vetro. Le rappresento anche la preoccupazione dei dipendenti comunali deputati ai servizi cimiteriali, spesso a contatto con operatori ospedalieri, ai quali ad oggi non stati ancora forniti prodotti utili alla sanificazione e alla disinfezione. Riteniamo infine, per gli stessi motivi già ampiamente menzionati, obbligatorio da parte della Sua Amministrazione tenere alta l’attenzione sul fronte del Trasporto Pubblico Locale in collaborazione con Conerobus. Ritenuto inoltre che il COVID-19 è una malattia respiratoria ancora poco conosciuta sebbene se ne certifichi ormai la rapidità e la facilità di contagio, pertanto non è possibile escludere che la sua trasmissione possa avvenire anche attraverso l’inalazione di polveri sottili, laddove il virus potrebbe annidarsi; per questo crediamo sia opportuno predisporre turni straordinari di pulizia di strade e marciapiedi in collaborazione con AnconAmbiente. Come se non bastasse, al netto delle azioni già intraprese e future per il contenimento della diffusione del Coronavirus, siano esse di carattere nazionale o di carattere locale, queste si ripercuoteranno in maniera dirompente sul tessuto economico del territorio. Per questo motivo i prossimi mesi, con la stagione primaverile ed estiva alle porte, si preannunciano di particolare difficoltà per tutti coloro che dipendono direttamente o indirettamente dal settore del turismo e del commercio.
Noi restiamo a disposizione nella speranza che l’intero Consiglio Comunale, in maniera unitaria, si attivi per essere propositivo rappresentante delle difficoltà e delle istanze di tutti gli operatori economici della città in questo momento complesso per tutta la nostra comunità. No alla diffusione di allarmismo e catastrofismo, no alla sottovalutazione totale di rischi e misure di prevenzione sanitarie ed economiche».
Sulla stessa linea, il Movimento Nazionale per la Sovranità, con il coordinatore regionale Giovanni Zinni che afferma: «la situazione impone alla politica due questione parallele e simultanee: evitare la pandemia e far ripartire le imprese. Non è facile camminare su un crinale, ma occorre trovare la capacità e le risorse per perseguire questi due obiettivi». I consiglieri comunali Marco Ausili e Maria Grazia De Angelis hanno inoltre fatto sapere che «lunedì porteremo in Consiglio una serie di proposte per affrontare l’emergenza in atto: chiederemo l’intervento del sindaco per la sanificazione dei locali e degli uffici pubblici, la fornitura da parte del Comune di dispenser di igienizzanti da installare nelle scuole e nei locali e uffici pubblici, la fornitura di guanti monouso per pubblici esercizi come bar e ristoranti, richiesta di sconto sulla rata di marzo degli asili nido comunali, coinvolgimento del territorio anconetano nelle iniziative di sostegno all’economia progettate dal Ministero del Tesoro, adesione del comune di Ancona alla campagna ‘Non lasciamoci influenzare’ lanciata dalla Confartigianato».
Decisamente più a gamba tesa l’intervento di Antonella Andreoli, consigliera della Lega, che osserva come «sui siti istituzionali e sulle pagine web informative della sindaca e della città, l’attuale amministrazione si limiti a diffondere meri copia-incolla di generici schemini su come prevenire il contagio e notizie nazionali e regionali. Non è dato sapere se sia stata prevista una disinfezione degli asili, delle scuole, dei mercati, delle palestre e piscine comunali nochè dei locali comunali. Nulla si sa su che cosa si intende fare per ovviare alla grave crisi in cui versano gli esercizi commerciali, i bar ed i ristoranti, i locali pubblici, abbandonati al loro destino, se siano stati previsti aiuti e sostegni per le persone contagiate e per le famiglie che, con le scuole chiuse, faticano ad occuparsi dei figli. Tutto tace, il Comune evidentemente non è assolutamente in grado di affrontare la situazione nonché di prendere quelle immediate, urgenti e necessarie iniziative in favore della cittadinanza, dei negozianti e degli imprenditori e pertanto si è messo in quarantena, tanto qualsiasi cosa accadrà si darà la colpa al coronavirus. La Lega chiederà a gran voce, nel prossimo Consiglio comunale, che si intervenga immediatamente con un piano organico e concreto di aiuti, disinfezioni, sanificazioni ed assistenza, Ancona non può e non deve soccombere a causa dell’inadeguatezza, dell’approssimazione e dell’inefficienza».
Per Gianluca Quacquarini, consigliere del Movimento 5 stelle, «tra chi si trova più in difficoltà ci sono anche i negozi di Ancona, svuotati e desertificati, tanto ce molti hanno dovuto lasciare a casa i propri dipendenti. Il sindaco Mancinelli e la giunta stanno pensando a qualche provvedimento in merito? Questo è un settore che già si trovava in affanno, tanto che il 28 febbraio scorso era previsto un Consiglio comunale aperto, poi giustamente annullato in base ai vari provvedimenti presi in questi giorni, proprio per parlare delle difficoltà del commercio cittadino, figuriamoci ora.
Perché non prevedere, per esempio, delle misure straordinarie per aiutare i commercianti anconetani ad uscire dalla crisi provocata dal Coronavirus?
Si potrebbe pensare, ripeto come già fatto in altre città, ad agevolazioni sui tributi comunali, fino potenzialmente all’esenzione totale, o come fatto in altri Comuni si è posticipare il versamento della tassa di soggiorno, insomma si potrebbe studiare, sempre per quanto possibile all’Amministrazione, qualche misura ad hoc in attesa dei provvedimenti del Governo. L’obiettivo primario sarebbe quello di impedire la potenziale chiusura di numerose attività e dare loro un po’ di respiro. Si cominci in fretta una discussione mettendo sul tavolo il problema e vediamo ciò che si può fare nell’immediato. Per il commercio ad Ancona ci vogliono proposte e fatti concreti per superare l’emergenza, insieme. Non perdiamo tempo, non è questo il momento delle polemiche».
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