L’Ato-Marche ha chiesto alla Regione un provvedimento urgente in deroga alle attuali norme per il reperimento dei farmaci per i soggetti trapiantati. «Dopo il trapianto ci sono farmaci speciali che devono essere prescritti dagli specialisti del trapianto ed altri dal medico d famiglia.- ricorda il presidente di Ato, Andrea Vecchi – Anche per il ritiro dei suoi farmaci il trapiantato deve recarsi per alcuni alla farmacia dell’Asur del territorio (aperta in alcuni giorni), per altri alle comuni farmaci. Nel momento in cui, per l’estendersi del virus nelle Marche, ai trapiantati e’ raccomandato di restare in casa e di non uscire, essi invece, a cause delle presenti norme, sono costretti a recarsi 4- 5 volte in giro e fare la fila per ambulatori, ospedali e farmacie per avere i propri farmaci salvavita, esponendosi al pericolo di contagio».
L’Ato-Marche chiede quindi di mettere fine a questi giri pericolosi per i trapiantati attraverso un decreto regionale straordinario ed urgente in deroga che autorizzi il medico specialista ed il medico di famiglia a prescrivere i rispettivi farmaci di competenza con ricette elettroniche,inviandole all’indirizzo e-mail dei pazienti oppure, se questi no hanno la posta eletrronica ,direttamente alla farmacia di riferimento del paziente. «Una deroga – prosegue Vecchi – che consenta inoltre di ritirare tutti i farmaci che il trapiantato deve assumere in una unica farmacia di riferimento, indicata dal paziente, dove un familiare puo’ agevolmente operarne il ritiro. questa richiesta al governatore ceriscioli e urgente e non deve ora passare attraverso i riti della solita burocrazia dei parer tra le varie commissioni . Questo servizio di dispensazione dei farmaci ai trapiantati ,che si chiede ora a causa del virus, non e’ una novita’ . negli altri stati ed anche in qualche regione del nord e’ gia’ in vigore da decenni, e l’Ato-Marche l’aveva gia’ chiesto in passato. l’ato-marche si sta inoltre attivando anche per informare i pazienti trapiantati residenti nella nostra regione, sul comportamento da tenere in questa situazione di contagio per evitare l’infezione, particolarmente pericolosa per i soggetti immunosopressi: non uscire di casa-se a lavoro, optare per il lavoro da casa-farsi fare un certificato medico prescrittivo di astensione dal lavoro».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati