facebook rss

Raccolte fondi per la Croce verde
di Jesi e Piros di Apiro:
mancano i presidi di protezione

CORONAVIRUS - Scarseggiano mascherine e tute a disposizione dei volontari impegnati nell'assistenza sanitaria ed è scattata la gara di solidarietà

Uno degli interventi della Croce verde di Jesi durante l’emergenza Covid-19

 

Era difficile preventivare l’impatto del Coronavirus sulla popolazione. Così come ad oggi è difficile gestire l’emergenza e la rapidità del contagio. I sanitari stanno facendo il massimo, con dedizione e grande senso del dovere, loro che – contrariamente al resto della popolazione che non indossa una divisa – a casa, al riparo dai rischi del contagio, non ci possono stare. In queste giornate durissime stanno esaurendo le scorte di presidi di protezione (tute, visiere, mascherine…). A essere in difficoltà sono proprio gli angeli della Croce verde di Jesi e della Piros di Apiro, quegli stessi soccorritori che quotidianamente si spendono per tutti. Le due onlus lanciano dunque una richiesta di aiuto, chiedendo un gesto di solidarietà. E’ scattata la doppia raccolta fondi per l’acquisto delle tute, visiere e, soprattutto, delle mascherine Ffp3: quelle dotate di filtro sono introvabili e le poche rimaste hanno un prezzo veramente elevato. Scarseggiando la situazione sta diventando un problema per i militi, chiamati a indossarle a ogni intervento anche laddove non è palesato che si tratti di un paziente affetto da Covid-19. E’ possibile sostenere la Croce verde di Jesi con una donazione (intestatario: Associazione volontari Croce Verde Jesi, IBAN: IT55T0306909606100000146025, causale: “Donazione DPI Covid-19”. Il messaggio è anche rimbalzato sui social, dove è stato condiviso da tantissime persone.

L’ambulanza della Piros riservata al trasporto di pazienti Covid-positivi

Stessa situazione alla consorella, alla Piros di Apiro: in questo periodo di grande difficoltà l’associazione ha raddoppiato gli equipaggi e le ambulanze mettendone una a disposizione per il trasporto di pazienti Covid positivi. Gli equipaggi sono anche impegnati nel trasporto di diversi pazienti dai vari presidi ospedalieri delle Marche con un dispendio di energie fisiche e di materiale importante. Anche i militi di Apiro fanno appello alla generosità della collettività per donare dispositivi individuali di protezione (maschere, camici, occhiali, guanti ecc..) oppure fare donazioni da destinare all’acquisto di quei presidi. Resta sempre valido, ma forse adesso se ne avverte ancora di più la necessità, di avere nuovi volontari poiché le risorse – soprattutto umane – a disposizione sono poche per fronteggiare un’emergenza di questa portata.
Aiutare le associazioni di volontariato sanitario significa aiutare tutti.
tafre



Articoli correlati

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X