Sono 13 i casi di contagio da Coronavirus rilevati a Castelfidardo. A dare notizia stasera dell’impennata di numeri ufficiali è stato il sindaco Roberto Ascani con un messaggio social rivolto ai suoi concittadini.
«Ho appena ricevuto dalla Prefettura i primi dati relativi alla situazione dei contagi sul nostro territorio. Sono 13 i nostri concittadini risultati positivi al coronavirus. – scrive il primo cittadino fidardense rassicurando i castellani – Mi sono attivato immediatamente per tenere aggiornati i servizi sociali e le forze dell’ordine in modo che possano avviare il supporto necessario: pianificazione e organizzazione dei servizi di assistenza a domicilio, generi di prima necessità, farmaci o esigenze specifiche. Continuerò a rimanere in costante contatto con le autorità competenti e a presiedere il Centro Operativo Comunale».
Il sindaco della città di 20mila abitanti ha garantito che sono stati subito attivati dall’Asur tutti i percorsi di prevenzione per le persone che sono venute a contatto con i pazienti positivi al tampone con l’avvio dell’isolamento fiduciario di familiari e colleghi di lavoro. Alcuni di loro hanno già terminato il periodo di quarantena. Sul servizio di consegna della spesa e dei farmaci a domicilio, attivata dalla Protezione civile, sono più di 20 utenti nella città della fisarmonica. «L’attività ha riscosso un caloroso apprezzamento da parte delle famiglie servite.- rileva Ascani – È una fase davvero delicata soprattutto in considerazione che i casi potrebbero ragionevolmente aumentare quindi chiedo l’aiuto e la collaborazione di tutti i cittadini. Chiunque può resti a casa».
Il virus continua per fortuna a tenersi invece alla larga da Loreto. «Ad oggi, non si registrano casi positivi al contagio nella nostra città. – conferma il sindaco Paolo Niccoletti – Comunque si ribadisce che il modo migliore per affrontare questa emergenza è quello di seguire le direttive note a tutti. Illazioni, supposizioni e false news oltre a creare allarmismo ed appesantire un clima già sotto stress, mostrano l’immaturità degli autori passibili di procurato allarme. Sull’emergenza Coronavirus non scherziamo».
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