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Conte: «Chiudiamo in tutta Italia
ogni attività produttiva non necessaria»

 

Il premier Giuseppe Conte

 

Di fronte alla continua crescita dei casi di contagio da coronavirus, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha deciso di parlare al Paese, e di inasprire le regole per la cittadinanza. «Siamo di fronte alla più grave crisi che il Paese sta vivendo dal secondo dopoguerra. La morte di tanti concittadini è un dolore che ogni giorno si rinnova», ha detto il premier, prima di annunciare la decisione di «chiudere, in tutta Italia ogni attività produttiva non necessaria». Restano aperti supermercati e alimentari, farmacie, servizi bancari, postali e assicurativi.

IL BOLLETTINO DELLA PROTEZIONE CIVILE – Maggior incremento di morti dall’inizio dell’emergenza sul fronte del coronavirus.: sono saliti a 4.825 le vittime, con un aumento rispetto a ieri di 793 (altri 30 oggi nelle Marche). Ieri l’aumento era stato di 627 morti. Complessivamente sono 42.681 i malati, con un incremento rispetto a ieri di 4.821. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 53.578. Sono 6.072 le persone guarite dopo aver contratto il coronavirus, 943 in più di ieri. I malati ricoverati in terapia intensiva sono 2.857, 202 in più rispetto a ieri. Di questi, 1.093 sono in Lombardia. Dei 42.681 malati complessivi, 17.708 sono poi ricoverati con sintomi e 22.116 sono quelli in isolamento domiciliare.

( in aggiornamento)

 

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