Primo decesso di un paziente osimano, con patologie pregresse, risultato positivo al Coronavirus. Si tratta di un 90enne morto nella tarda serata di ieri al pronto soccorso Covid dell’ospedale Inrca-Osimo mentre i medici tentavano di soccorrerlo per una crisi respiratoria.
L’anziano, Alfredo Quagliardi, era stato trasferito d’urgenza in serata al Ss. Benvenuto e Rocco dalla casa di riposo ‘Mordini’ di Castelfidardo, dove era ospite. Nativo di Castelfidardo ma residente da molti anni ad Osimo, è spirato poco dopo l’arrivo nel presidio sanitario, intorno alle 23. Un dramma che si ripete. I familiari non hanno potuto vederlo e lo saluteranno domani durante la benedizione impartita in forma privata al cimitero fidardense, prima di seppellirlo nella tomba di famiglia. E’ il terzo degente della residenza protetta per anziani che perde la vita nel corso dell’ultima settimana per complicanze aplificate dal contagio da Covid 19.
«Voglio chiarire a tutti un aspetto da non sottovalutare che riguarda la Residenza Mordini ma più in generale tutte le strutture sanitarie. – scrive il sindaco di Castelfidardo, Roberto Ascani tornando sulla questione – Questa emergenza in pochi giorni ha creato due situazioni insostenibili per qualunque sistema sanitario: carenza di dispositivi di protezione, carenza di personale. In queste condizioni, come in una vera e propria guerra, hanno operato gli infermieri, i medici e tutto il personale delle strutture sanitarie. Ci sono persone risultate prima positive e poi ad un successivo controllo negative. Altre poste in quarantena e altre che non hanno sintomi e magari hanno lavorato mettendo a repentaglio la loro vita e quella degli altri senza saperlo. Proprio per questo continuo a richiedere più tamponi e più mascherine possibili. A chi ancora ha la forza per avere cura dei nostri cari va il mio profondo grazie. Dipendiamo da voi e se ancora non molliamo é proprio per la vostra determinazione». Il sindaco Ascani sta cercando assieme alla Polizia locale, la Protezione civile e i Servizi sociali di sopperire alla mancanza di dispositivi «e una volta trovati, se necessario, li porteremo con le nostre mani nelle strutture sanitarie e a chi si trova in quarantena.- promette – Comprendo il dolore di chi ha perso un proprio familiare ma cerchiamo tutti insieme di non rendere vano questo sforzo».
Dopo lo stop all’attività fisica all’aperto e alle passeggiate nei parchi chiusi da ieri, oggi, 22 marzo, è stata una domenica tranquilla per gli abitanti di Osimo. Si sono intensificati i controlli delle forze dell’ordine anche nel centro storico. Non più solo verifiche dei mezzi in transito sulle strade ad alto scorrimento ma pattuglie dei carabinieri su piazze e vicoli dentro le mura per monitorare e accertare che le prescrizioni per contenere il Coronavirus fossero rispettate proprio da tutti, anche da chi si spostava a piedi. La città dei ‘senza testa’ è parsa desolata e deserta. L’unico momento di vivacità si è riscontrato durante i passaggi dell’auto della Protezione civile che dall’altoparlante invitava gli osimani a non uscire di casa.
(ultimo aggiornamento alle ore 22)
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