C’è un secondo decesso collegato al contagio da Covid 19 a Osimo. Si tratta dell’82enne Elio Serrani, ricoverato giorni fa nel reparto di Medicina d’urgenza di Torrette e deceduto ieri mattina. L’anziano ospite della casa di riposo Grimani Buttari di Osimo aveva patologie pregresse e il suo quadro clinico si era aggravato tanto da richiedere il trasferimento all’ospedale regionale di Ancona. Anche in questo caso ogni forma di saluto è stata negata per protocollo ai familiari. Oltre al dolore per la perdita del proprio caro si è aggiunto quello per non averlo potuto abbracciare e accarezzare, per non avergli potuto stringere la mano prima di dirgli addio per sempre. Domani, 25 marzo, si svolgerà una breve benedizione in forma privata al cimitero di via San Giovanni. Dalla residenza protetta per anziani di San Sabino nei giorni scorsi sono stati due gli ospiti ricoverati nei presidi ospedalieri ma nella struttura ci sono altri degenti con sintomi febbrili e in isolamento che attendono di essere sottoposti al tampone. Nel frattempo verranno svolti i Covid 19 rapid test donati ieri dal sindaco Simone Pugnaloni che non sono però omologati e necessitano di riscontri certificati.
La grave emergenza sanitaria in corso causata dal Coronavirus ha imposto anche alla Lega del Filo d’Oro l’adozione di misure preventive di di distanziamento sociale per arginare la pandemia che comportano però agli ospiti sordocieci ospiti una condizione di isolamento assoluto. Data la minorazione sensoriale, infatti, le persone sordocieche utilizzano prevalentemente il tatto per comunicare e conoscere l’ambiente circostante e in un momento in cui la raccomandazione è quella di mantenere la distanza di sicurezza, questo rappresenta per loro un ulteriore, enorme, ostacolo. Al centro nazionale di Osimo come nelle altre sedi della Lega del Filo d’Oro le visite sono ridotte al minimo indispensabile solo per i familiari. Rimangono attivi i servizi di supporto telefonico per continuare a garantire sostegno alle famiglie. «Esprimo vicinanza e sostegno alle persone sordocieche e alle loro famiglie. Se questo è per tutti noi un momento molto duro, sono le persone che già vivevano una condizione estremamente difficile quelle che non devono essere dimenticate e confido che le Istituzioni, al di là della stretta emergenza, possano dare una risposta anche a loro – dice Rossano Bartoli, presidente della Lega del Filo d’Oro. – Inoltre mi preme rivolgere un forte ringraziamento ai nostri dipendenti incluso medici, infermieri, operatori, educatori, terapisti e psicologi nonché a tutti i collaboratori perché prestano servizio con abnegazione nei 5 Centri Residenziali della Lega del Filo d’Oro e sono anche loro in prima linea per continuare ad assistere e curare le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali che accogliamo nelle nostre strutture».
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