Continuato serrati i controlli della polizia per il rispetto del decreto ‘Io resto a casa’. Non tutti i cittadini, però, sembrano aver capito le prescrizioni governative. E’ il caso di tre romeni che, ieri sera, in barba a tutti i divieti, si sono recati presso l’abitazione di un loro amico nel quartiere di Vallemiano dove avevano organizzato una cena con barbecue nel giardino condominiale, poi interrotta dall’arrivo degli agenti. E come non dimenticare gli studenti universitari che la notte del 7 marzo, in piena emergenza Coronavirus, avevano organizzato una festa in un appartamento di via Piave, con musica ad alto volume e alcool. Per indicare l’abitazione, avevano trafugato dei cartelli stradali del Comune di Ancona. Tutti i giovani erano stati denunciati. I proprietari si sono beccati una denuncia per il reato di ricettazione relativo al furto dei cartelli. Ci sono poi stati i due moldavi, che il 14 marzo, in piena notte, cantavano e danzavano abbracciati ed ubriachi in via Marconi. E ancora, le due anconetane che la sera del 19 erano alla stazione in partenza per Osimo per andare a cena da una loro amica. Poi, il 25enne anconetano che, munito di PlayStation, stava andando a casa di un amico a giocare. Tra le persone denunciate anche i titolari di esercizi commerciali dislocati tra il centro cittadino ed il Piano, tra cui negozi alimentari di vicinato, kebab e bar, dove i poliziotti hanno riscontrato il mancato rispetto del distanziamento sociale e la presenza di numerose persone in pochi metri quadrati. Sanzionato anche il titolare di un ristorante asiatico che, la mattina del 12 marzo, sfornava cornetti e caffè agli avventori.
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