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Tamponi anche nei laboratori privati:
«Altro passo per aumentare
la sorveglianza attiva»

CORONAVIRUS - Il governatore Luca Ceriscioli ha annunciato che 12 strutture hanno dato l'ok, ora dovranno superare una verifica sulla valutazione delle capacità diagnostiche del Covid-19

 

 

Anche i laboratori privati per analizzare i tamponi. Dodici strutture hanno dato l’ok. Il governatore Luca Ceriscioli: «Dodici strutture tra i 49 laboratori accreditati in regione ci hanno dato la disponibilità. Fondamentale aumentare realtà che processano i campioni» dice il governatore Luca Ceriscioli. La Regione, il 27 marzo, aveva chiesto alle associazioni rappresentative delle strutture di laboratori analisi private accreditate di comunicare alla Regione la disponibilità  ad effettuare il procedimento. «Ci eravamo attivati per velocizzare le procedure già prima dell’appello di ieri dei sindaci del Fermano che accogliamo con grande attenzione – dice Ceriscioli -. Lavoriamo tutti insieme per fermare il contagio con tutti gli strumenti possibili. C’era già stato un interessamento di singoli laboratori di attivarsi ma questa operazione deve essere fatta in maniera organica – spiega il presidente Ceriscioli –. Prima di poter avviare l’attività analitica, sulla base di quanto stabilito dal ministero della Salute con nota circolare del 20 marzo scorso, i laboratori dovranno superare la fase di valutazione delle capacità diagnostiche per infezione da Covid-19 da parte del laboratorio di Virologia dell’azienda ospedaliero universitaria Ospedali Riuniti di Ancona, individuato come laboratorio regionale di riferimento per la diagnosi del virus. E’ fondamentale per noi inserire nel sistema sanitario altre realtà che siano in grado di processare i tamponi e sarebbe ancora meglio se fossero in grado di farli. Un altro passo per dare una risposta veloce e implementare quella “sorveglianza attiva” indispensabile per tutelare la comunità».

 

 



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