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Dalla Tenda di Abramo agli alberghi:
una raccolta fondi per dare
una ‘casa’ agli homeless

SOLIDARIETA' - Francesco Luminari, presidente dell'associazione di Falconara: «Abbiamo bisogno di ulteriori risorse per sistemare altri senza fissa dimora nelle pensioni del territorio»

I volontari della Tenda di Abramo

 

di Giampaolo Milzi

Dalla casa protetta in strutture private, alcuni “dalle stalle alle stelle”. Si può parafrasare un po’ così la straordinaria operazione compiuta a beneficio dei senza fissa dimora dai volontari della Tenda di Abramo, il consolidato Centro di solidarietà e servizio da tantissimi anni attivo a Falconara Marittima. I quali dal 14 marzo, viste le disposizioni restrittive emanate dal Governo per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, hanno dovuto “sospendere” il servizio del complesso residenziale in via Flaminia 589, che di solito ospita 24 ore su 24, per un periodo massimo di 10 giorni, 13 homeless. «Già nei giorni precedenti ci eravamo organizzati per diminuire il numero dei nostri utenti – spiega Francesco Luminari, presidente della associazione Tenda di Abramo – riuscendo a ridurli a 6, perché 7 erano stati in grado con le proprie risorse e conoscenze a reperire altri alloggi. Ad 1 di quei 6 abbiamo pagato il biglietto per consentirgli di raggiungere una sistemazione nel sud Italia. Gli altri 5, di cui 1 donna e 4 uomini sia italiani che stranieri, grazie ad una nostra intuizione e al nostro budget, siamo riusciti a collocarli in alcune pensioni private, a pagamento, a Falconara e nei Comuni limitrofi». Di più, su segnalazione di parrocchie, Caritas Diocesana, associazioni e Servizi sociali dei Comuni, l’equipe della Tenda ha preso in carico altri 5 clochard, di cui 3 italiani e 2 stranieri, anche loro ora vivono in pensioni.  Francesco, Giuseppe, Chiara e gli altri della Tenda lavorano duro in questo periodo, si dividono i compiti: c’è chi segue gli aspetti amministrativi, chi i rapporti con gli ospiti e le pensioni, chi i contatti con i Servizi sociali dei Comuni più sensibili.
«Perché quello che abbiamo fatto e quello che è stato fatto dalle istituzioni non basta, in quanto ancora molti senza fissa dimora, per fare solo l’esempio di Falconara, sono ancora costretti a dormire in spiaggia o in condizioni di fortuna, all’aperto», segnala Luminari. Dunque l’sos, partito da tempo con e-mail, telefonate ed un comunicato, quest’ultimo firmato da Tenda di Abramo, RiBò Unità di Strada, Caritas e associazione SS.Annunziata per chiedere aiuto e supporto.  Del resto, il martellante slogan delle ultime settimane “iorestoacasa” suona come un drammatico ossimoro per chi una parvenza di casa proprio non ce l’ha. L’sos, ovvero l’attività di contatti e richieste a 360° avviata dalla Tenda di Abramo, punta anche e soprattutto alla raccolta di fondi ed è aperta a tutti. Luminari: «Fino a lunedì scorso la nostra disponibilità era di appena 4.8mila euro, per un impegno di spesa di 5mila. Abbiamo bisogno di ulteriori risorse per sistemare altri senza fissa dimora nelle pensioni del territorio». Tra i primi a rispondere, il Comune di Falconara… «Sì, abbiamo ringraziato, ma abbiamo invitato i Servizi sociali a provvedere con le loro competenze e con il denaro che volevano destinarci a trovare un tetto per il maggior numero di persone possibili»E l’esempio della Tenda di Abramo ha fatto scuola. La soluzione pensione a pagamento è stata adottata dal Comune di Ancona, con 10 homeless che vivono e dormono in pieno “comfort”.  Per il resto, la seconda casa di accoglienza della Tenda di Abramo, presa in affitto da un privato a Castelferretti, con 2 ospiti, è rimasta operativa. La speranza è che la curva dell’incremento dei contagi da Covid 19 continui a decrescere e che il più presto possibile la Tenda di via Flaminia possa tornare a pieno regime, von le sue 5 stanze, una per 3 donne e quattro 4 per 10 uomini. Un “al più presto”, purtroppo, ancora quanto mai aleatorio, soprattutto per i senza casa, categoria di “invisibili” già in tempi di non pandemia. «Quindi il nostro impegno prosegue anche nello stimolare gli enti locali a fare il massimo per reperire soluzioni alloggiative per chi ancora è condannato alla strada», conclude il presidente della Tenda di Abramo.

Per contribuire alla raccolta fondi scrivere una e-mail all’indirizzo: info@tendadiabramo.it



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