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Pronto l’ospedale da campo della Marina
«Un onore essere qui
Insieme sconfiggeremo il virus»

JESI - La cittadella sanitaria allestita all'esterno del Carlo Urbani sarà operativa da lunedì. Nel pomeriggio, la visita dell autorità al Battaglione San Marco. Il capitano di Vascello: «Orgogliosi di metterci al servizio della comunità». Il sindaco Bacci: «Grazie di esserci»

Il sindaco Massimo Bacci con il capitano di vascello

 

di  Talita Frezzi

La comunità di Jesi, rappresentata dal sindaco Massimo Bacci, dall’assessore Maria Luisa Quaglieri e dalla consigliera Lindita Elezi ha abbracciato idealmente la Marina Militare, oggi pomeriggio davanti al grande ospedale da campo allestito nel parcheggio del Carlo Urbani di Jesi, che ora assume le fattezze di una cittadella sanitaria. Salutato con l’attenti, il primo cittadino ha incontrato il capitano di vascello Aldo Sciruicchio, comandante del 1° reggimento della brigata marina San Marco e attualmente comandante del dispositivo medico avanzato presente a Jesi.  «Un grazie di cuore da parte dell’intera comunità di Jesi e di questo territorio – ha detto Bacci – che vi guardano con grande ammirazione e riconoscenza. Anche psicologicamente è stato molto importante vedervi arrivare e siamo certi che sarete un supporto prezioso allo sforzo straordinario che l’ospedale sta compiendo in questi giorni». Il sindaco Massimo Bacci è salito questo pomeriggio al Carlo Urbani per esprimere alla Marina Militare i sensi di gratitudine per l’ospedale da campo montato in un batter d’occhio, in grado di ospitare oltre 40 posti letto (e forte di un personale sanitario di 70 unità) che offriranno una importante appoggio in questa fase di emergenza.
L’ospedale potrà accogliere i primi pazienti già da lunedì, appena saranno ultimate le verifiche sanitarie e logistiche della struttura. Accompagnato dal dirigente del Commissariato Mario Sica, dal comandante della Compagnia Carabinieri di Jesi capitano Simone Vergari, dal comandante della Compagnia Guardia di Finanza capitano Antonio Falco e dal comandante della Polizia Locale Cristian Lupidi, il sindaco ha ringraziato il Ministro della difesa Lorenzo Guerini, il presidente della Regione Luca Ceriscioli, l’ammiraglio Enrico Credendino e tutti i militari della Marina impegnati in questa operazione. «È per noi un onore – ha sottolineato il capitano di vascello Sciuricchio – metterci a servizio di questa comunità. Siamo orgogliosi di essere qui, è un privilegio mettere a disposizione la nostra professionalità, la nostra preparazione, la nostra esperienza a favore dei nostri concittadini italiani. Siamo noi a ringraziare voi per l’accoglienza meravigliosa e per la grande collaborazione da parte di tutti. Insieme sconfiggeremo questo virus». Nel formulare i migliori auguri di buon lavoro, il sindaco ha donato al capitano di vascello una medaglia di Federico II. «Felice coincidenza – ha replicato il militare – tenuto conto che la sede della Marina San Marco a Brindisi si trova proprio in un castello svevo». L’ospedale da campo è immediatamente operativo e a disposizione del personale sanitario per accogliere i pazienti. A ridosso dell’ingresso dell’ospedale, la Marina ha collaborato alla pulizia e manutenzione dell’area verde, che sarà adibita a “leanding zone”, predisposta cioè all’atterraggio di un elicottero qualora ce ne fosse necessità. Una zona che prima dell’arrivo dei militari era di erba alta e incuria.

Il dottor Candela e la dottoressa Sonia Bacelli

Grande soddisfazione e disponibilità di collaborazione sono state espresse anche dai sanitari dell’ospedale Carlo Urbani, rappresentati dalla direttrice del presidio Sonia Bacelli, dal dirigente dell’Unità operativa Medicina dottor Marco Candela e dal dottor Khaled Arab dell’unità 118. «Ho visto una bella gioventù italiana – ha detto il dottor Candela rivolgendosi al comandante di vascello – mi ricorda la mia gioventù, siamo tutti qui per sconfiggere questo virus. Un plauso a questa iniziativa, certamente utilissima. Ma sono orgoglioso di dire che il nostro ospedale ha retto bene a questa emergenza, anche prima del vostro arrivo. Abbiamo accolto 119 pazienti Covid-19 positivi, è la struttura dell’Asur con il maggior numero di pazienti positivi della regione».

 



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