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Dall’alta moda alla solidarietà:
Lardini converte la produzione
per creare mascherine

FILOTTRANO - Saranno donate gratuitamente alla città e ai carenti della regione Marche che ne hanno bisogno

La Lardini di Filottrano si ricoverte per produrre mascherine

 

Nel panorama di emergenza tante aziende stanno facendo del loro meglio per dare supporto al proprio Paese. Questi gesti, senza distinzioni, fanno parte di una grande opportunità per l’intera umanità e lavorare insieme per combattere una causa comune. Non si tira certo indietro la Lardini, azienda leader nel confezionamento di capi sartoriali. L’azienda, con base logistica a Filottrano, sta organizzando una parte della sua filiera produttiva utilizzando la catena, le fasi di acquisto e logistica, per la realizzazione di mascherine protettive, ad uso esclusivamente civile, in vista della carenza di materiale per la popolazione. A renderlo noto è proprio l’azienda. È stato acquistato da un fornitore italiano il materiale per la realizzazione di questi presidi di protezione, che permetterà la produzione di circa 60mila mascherine, nell’assoluto rispetto delle norme di fabbricazione.

Verranno infine igienizzate con trattamento ad ozono in camera stagna per oltre 300 minuti, e successivamente confezionate per essere consegnate. La produzione avverrà inizialmente all’interno dello stabilimento.  Le sarte hanno aderito all’iniziativa su base volontaria e avranno la possibilità di proseguire la realizzazione dal proprio domicilio, così da garantire un’ulteriore sicurezza data dall’isolamento. Le mascherine saranno donate gratuitamente al paese di Filottrano e ai comuni carenti della regione Marche, anche grazie al supporto delle farmacie e del comune. «I nostri operai sono già a casa da diverse settimane – dichiara Andrea Lardini presidente dell’azienda di famiglia – perché per noi la salute dei dipendenti è la priorità. Nonostante avessimo preso molte precauzioni, a un certo punto non ce la siamo sentita di continuare. Ora una parte di noi è tornata al lavoro, ma solo per produrre mascherine. Contribuire a sconfiggere questa emergenza è la cosa più importante. Al business ci penseremo dopo». L’azienda Lardini, che ha da subito aderito alla incresciosa scelta di fermare la produzione e tuttora in stand-by, non esita a mobilitare tutti i mezzi a sua disposizione per contribuire invece a risolvere le carenze e i disagi dei concittadini delle Marche, con la fiducia di superare insieme indenni questo difficile momento.

(ta.fre)

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