Bilancio di previsione 2020-2022, il sindaco di Osimo, Simone Pugnaloni replica ai capigruppo di Progetto Osimo Futura e del M5S. «Caro Achille Ginnetti (Progetto Osimo Futura), prima di inserire eventuali misure in favore della ripartenza, occorre intanto approvare il bilancio di previsione – sottolinea il promo cittadino osimano – cosi come deliberato dalla Giunta per entrare nella fase ordinaria e superare l’esercizio provvisorio che limita ora la spesa per le prime ed importanti misure per fronteggiare emergenza Covid-19. L’emergenza Covid-19 di fatto produce poi un arresto vertiginoso degli incassi tra le entrate, difficilmente rispetteremo le previsioni Imu, Irpef, Tari. Tre capitoli in entrata che da soli valgono 15 milioni di euro, la meta’ del totale della spesa corrente, quindi senza incassarli o pensando di incassarne molti meno, è dura oggi pensare ad un’espansione della spesa immediata per misure post covid-19 in favore di famiglie ed imprese».
Pugnaloni è convinto che «lo Stato non ci abbandonera’ e ci donerà risorse per quadrare gli equilibrio di bilancio sia in termini di competenza che di cassa. Solo allora potremo pianificare con le categorie produttive e sindacati una manovra correttiva puntuale e condivisa. Cosi abbiamo deciso in videoconferenza nell’incontro organizzato dall’assessore alle attivita’ produttive Michela Glorio con Confindustria, Confartigianato, Cna, Confcommercio, Cia. Sostegno mirato che avra’ bisogno di abili consigli anche da parte delle opposizioni per non disperdere le poche risorse preziose a disposizione».
Nel rispondere invece a Caterina Donia, la capogruppo del Movimento 5 Stelle, il sindaco chiarisce invece di aver letto l’emendamento presentato dal gruppo di minoranza «per certi versi condivisibile – sottolinea – ma tre sono i punti che non reggono. Tagliare 440 mila euro a Beni ed attivita culturali non entrando nello specifico delle voci da tagliare è troppo sommario. Ho fatto la somma di due contratti di servizio con Asso (comprensivi delle spese del personale) e i costi per la mostra, la somma è proprio 440 mila euro, cio’ significherebbe licenziare personale alla Asso e limitare i servizi alla collettivita’, non mi sembra la scelta migliore. Poi l’altro dato negativo è sugli incassi Irpef che non volete aumenti, ma non sappiamo neanche se si riverseranno tutti nelle casse comunali causa Covid-19, nel frattempo abbiamo previsto che la soglia di esenzione per addizionale Irpef aumenti da 11 a 13 mila euro, sapendo che a livello nazione la soglia di povertà è 8500».
Il sindaco rileva inoltre che «si tagliano poi altri 135 mila euro genericamente sulla manutenzione strade, anche queste risorse sono parte integrante dei contratti di servizio con Osimo servizi, il venir meno comporta licenziamenti e meno sicurezza del manto stradale, non credo quindi che sia la strada giusta per raggiungere l’obiettivo da voi proposto di abbattere l’Imu sui terreni edificabili. Misura da valutare nel post Covid-19 dopo aver analizzato l’andamento dell’incasso Imu generale». Ultimo appunto mosso da Simone Pugnaloni: «Forse una svista da parte del vostro movimento, dedicare 1 milione di euro per l’illuminazione pubblica a led in sostituzione dell’acquisto locali nuova biblioteca. Osimo, cari amici 5 stelle sta già per siglare un contratto di project financing con il gruppo Astea per un valore di 20 milioni di euro, ventennale che prevedrà come 1°impegno provo la sostituzjone a led dei circa 13 mila punti luce in città. Sperando che avrete compreso le ragioni costruttive del no, ora è necessario approvare il bilancio di previsione 2020-2022».
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