«E’ stato appena pubblicato il Decreto del Governo che va per larga parte nella direzione che auspicavamo anche nel nostro comunicato di qualche giorno fa, a tutela del bene primario della salute delle persone e dell’esigenza di superare quanto prima questa gravissima e drammatica emergenza sanitaria. Oggi la salute di lavoratori e cittadini debbono continuare ad avere assoluta priorità sulle esigenze meramente economiche e l’obiettivo di tutti deve essere quello di contrastare la diffusione del virus e le occasioni di contatto tra le persone che favoriscono la diffusione stessa e chiediamo anche al sistema delle imprese coerenza e responsabilità per il bene di tutti». Daniela Barbaresi, Sauro Rossi e Graziano Fioretti, rispettivamente segretari generali di Cgil Cisl e Uil Marche si dicono allibiti per le dichiarazioni forti espresse dal presidente di Confindustria Marche, Claudio Schiavoni sul nuove decreto annunciato dal prenmier conto che prolunga il lock down fino al prossimo 3 maggio. «Rimaniamo allibiti e sconcertati dalle dichiarazioni del rresidente di Confindustria che sembra piegare tutto alle esigenze produttive, senza voler considerare l’amara realtà che è ancora sotto gli occhi di tutti – spiegano – Ci aspettano giornate importati per intervenire nelle varie realtà produttive per permettere il pieno rispetto di tutte le misure necessarie a garantire la salute dei lavoratori e lavoratrici. Ci auguriamo che gli importanti percorsi che ci aspettano per rilanciare quanto prima il Paese passi attraverso il massimo senso di responsabilità e coinvolgimento di tutti, a partire dai luoghi di lavoro».
L’attacco di Claudio Schiavoni: «Chiusi fino al 3 maggio? Le aziende oggi sono i luoghi più sicuri»
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