Suona l’euphonium nell’Orchestra Fiati di Ancona, è direttore delle bande musicali di Montegiorgio e di Filottrano, insegna educazione musicale alle Medie ‘Caio Giulio Cesare di Osimo’ ed è un grande appassionato di informatica e più in generale di tutto ciò che è hi tech. Tra i mille impegni Gianluca Sartori, 51 anni, nativo di Montegiorgio ma osimano d’adozione, ha trovato anche il tempo di fare volontariato in questa fase di emergenza epidemiologica. Insieme ad un altro osimano, Andrea Pomi, e ad 6 marchigiani sta contribuendo a fare crescere il progetto solidale dell’aguglianese Daniele Colaleo. Il team di volontari riesce a produrre a domicilio visiere protettive, ciascuno con le proprie stampante 3D. I dispositivi di sicurezza vengono poi donati agli operatori sanitari degli ospedali di Ancona, Osimo, Jesi e Senigallia e ai volontari delle Croci di assistenza, della Protezione Civile e della Caritas che si occupano di portare spesa e medicine alle persone ammalate o in quarantena dopo il contagio da Covid 19.
Per avviare la produzione e poter acquistare il materiale necessario a costruire questi schermi protettivi, Daniele Colaleo ha lanciato un crowdfunding sulla piattaforma ‘Gofundme’. In poco tempo ha raccolto fondi per comperare le bobine di Bpa, un composto chimico organico ottenuto dall’amido di riso e usato nella produzione di plastiche per il contatto alimentare. Le bobine sono state inserire nelle apparecchiature 3D per stampare gli schermi facciali e i tensionatori di mascherine. Ma prima Daniele ha chiesto aiuto sui social media per aumentare la ‘forza lavoro’ impegnata a creare gratuitamente questi Dpi, subito apprezzati da chi lavora in ospedale e quindi andati a ruba. Gianluca è diplomato al conservatorio ‘Pergolesi’ di Fermo ed è laureato in Musicologia e Pedagogia Musicale all’Università di Macerata. E’ un creativo, una fucina di idee, e questo progetto di volontariato tecnologico lo ha davvero affascinato.
«Da un anno e mezzo, tra i tanti interessi mi sono appassionato alla tecnica della stampa 3D. – racconta – Anche a scuola mi occupo di questioni tecniche, ad esempio in queste settimane ho aiutato a gestire la piattaforma per la didattica a distanza. Per caso ho letto l’appello social di Daniele (che non conoscevo), mi è piaciuto immediatamente il suo progetto. Mi è sembrato un buon motivo, nel mio piccolo, per aiutare gli altri in questo momento così’ difficile. Mi ci sono buttato a testa bassa, riuscendo a creare fino a 10-12 archetti e tensionatori al giorno che vanno poi assemblati alla mascherina di Bpa. Grazie alla generosità dei primi benefattori abbiamo realizzato e già consegnato centinaia di visiere protettive all’ospedale di Torrette, Senigallia e oggi anche all’Inrca-Osimo attraverso un operatore del 118 che ci ha fatto la cortesia di venire a ritirare ‘il carico’ da donare. L’unico problema in questo momento è che non possiamo muoverci dalle nostre abitazioni per il lockdown e quindi abbiamo difficoltà a consegnare le visiere. Dobbiamo affidarci alla buona volontà di chi viene a prenderle. Serve infatti l’autorizzazione del Prefetto per motivare l’uscita dalle nostre abitazione e ci stiamo attivando per richiederla».
Con Daniele Colaleo e Gianluca Sartori il team di agguerriti volontari-costruttori di schermi protettivi si completa con Gigio Rota di Chiaravalle; Gigio Tomasini e Marco Capobelli entrambi di Agugliano; Andrea Pomi di Osimo, Lorenzo Muia di Macerata, Mirco Mercuri di Filottrano e Stefano Giulianelli di Monte San Vito. Chi volesse aiutare questi ragazzi ad acquistare il materiale per realizzare i Dpi può contribuire con una donazione in denaro, consultando le modalità della raccolta fondi al link: https://www.gofundme.com/f/raccolta-fondi-per-la-produzione-di-dpi-covid19
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