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La biblioteca ‘La Fornace’
dona libri e riviste
al reparto Covid 3 di Jesi

MAIOLATI SPONTINI - Il materiale è stato consegnato questa mattina dai volontari della Protezione civile. L'assessore Tobaldi: «La lettura può accompagnare il cammino di guarigione e la speranza di tornare alla quotidianità»

La biblioteca La Fornace di Moie (foto sito web ufficiale)

 

 

La biblioteca La Fornace di Moie dona al reparto Covid 3 dell’ospedale “Carlo Urbani” di Jesi circa 80 libri, riviste e periodici. Il materiale è stato consegnato questa mattina, 16 aprile dai volontari della Protezione civile di Maiolati Spontini.«L’iniziativa – spiega l’assessore alla Cultura Tiziana Tobaldi – è nata dalla sensibilità di una lettrice, nonché volontaria del Gruppo lettori della biblioteca, che lavora proprio all’interno del reparto. Una proposta che ho accolto, come Assessorato alla Cultura, con grande gioia e che vuole essere un augurio di speranza per i pazienti e un sostegno alla gestione dello stress attraverso i benefici della lettura».

L’assessore Tobaldi spiega come l’Amministrazione comunale desideri «in questo momento così delicato per l’intera comunità e particolarmente impegnativo per l’intera struttura ospedaliera, essere vicina ai pazienti che lottano contro il virus Covid-19 con un piccolo gesto di vicinanza e di condivisione. L’incontro con la parola scritta rappresenta, infatti, in questo momento di isolamento, un modo per unirsi agli altri, per percorrere i luoghi e gli spazi della storia, dell’arte, della fantasia e tutto quel mondo che oggi dobbiamo tenere a distanza e di cui sentiamo profondamente la mancanza. Anche il viaggio dei libri della nostra biblioteca si è interrotto improvvisamente, con l’arrivo dell’epidemia, per un tempo ancora indefinito. Le tante storie passavano di mano in mano, entravano nella mente e nel cuore di persone di tutte le età, erano ospitate nelle case, nelle scuole, accompagnavano i lettori in treno, nelle sale d’attesa degli ambulatori, al mare o in montagna. Ora queste pagine possono accompagnare il cammino di guarigione e la speranza di tornare alla quotidianità».

Nella lettera indirizzata al direttore di Area Vasta 2 Giovanni Guidi per annunciare la donazione, l’assessore alla Cultura si augura «che questo piccolo dono possa infondere un’iniezione di coraggio per sconfiggere la malattia e sostenere la mente e lo spirito».

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