L’estate è alle porte ma l’incertezza e molte incognite gravano ancora sulla stagione balneare 2020 e sulla sua organizzazione. Ci sono molti nodi da sciogliere: dalle regole che dovranno adottare gli stabilimenti per piantare gli ombrelloni in spiaggia ed evitare la diffusione del Covid 19, al servizio di vigilanza e sanificazione dei lettini, dalla gestione dei tratti di arenile libero, alla riapertura di alberghi, campeggi, bar e ristoranti, fino alle prospettive di lavoro per tanti stagionali.
Mentre il governo studia come riavviare la ‘fase 2’ dell’emergenza epidemiologica, in attesa di conoscere come si andrà al mare quest’anno, il sindaco di Numana, Gianluigi Tombolini racconta a Cronache Ancona di aver già iniziato a consultarsi con gli operatori turistici della Riviera del Conero.
Sindaco che aria tira tra gli operatori di settore?
«Sto ascoltando in videoconferenza tutte le categorie e con loro ho avviato alcune riflessioni sulla filosofia del nuovo tipo di turismo che Numana lancerà per l’estate 2020. Ho voluto organizzare queste riunioni intanto per infondere ottimismo e sicurezza ma regna l’incertezza. Sono convinto che il nostro prodotto turistico ha una tavola adatta per cavalcare quest’onda che è arrivata all’improvviso e che non si poteva prevedere. Mi sono già confrontato con i gestori dei campeggi e i titolari delle agenzie immobiliari, ho incontrato gli albergatori. Martedì parlerò anche con i gestori dei B&B e affittacamere e poi dopo i bagnini ed i commercianti».
C’è almeno una data di avvio per la stagione balneare?
«Si ipotizza intorno al 15 giugno ma ad oggi non sappiamo ancora a che distanza dovranno essere posizionati gli ombrelloni. Non c’è nessuna polemica nelle mie parole ma è arrivato il momento di tracciare le linee guida che tutelino prioritariamente la salute delle persone ma che sia fattibili e che abbiano un impatto economico non troppo eccessivo sulle aziende. Per riuscire a stabilire quali investimenti dovrà affrontare un imprenditore balneare, ad esempio, deve basarsi su numeri precisi: quanti giorni/mesi durerà la stagione e quanti lettini potrà aprire in spiaggia. Se si potrà mettere la metà degli ombrelloni è evidente che anche il numero dei dipendenti dovrà inevitabilmente ridimensionarsi. Saranno previsti sgravi fiscali per le assunzioni di personale? Ce lo siamo chiesti. A fronte di un fatturato che nessuno al momento sa configurare, non è possibile nemmeno prevedere gli investimenti per dipendenti».
A pagarne le conseguenza saranno anche i lavoratori stagionali…
«Si, temo che ci sarà un problema serio per centinaia di stagionali. Nelle città di mare molti lavorano nei 5 mesi estivi e poi hanno diritto di percepire la disoccupazione, per legge. Quest’anno che succederà? Ecco perché dico che i problemi da mettere a fuoco sono tanti. Mi auguro che vengano fatte leggi chiare».
Che turismo sarà quello dell’estate 2020?
«Si può ipotizzare che in vacanza ci andrà solo chi se lo potrà permettere, quest’anno. Forse un 30-40% deciderà di restare a casa, magari anche per l’assenza di ferie con la riapertura delle fabbriche nei mesi estivi. Per questo motivo non credo che si sarà una guerra dei prezzi, piuttosto la scommessa ruoterà attorno ai servizi. Dovremo studiare servizi ad hoc per chi sceglierà come meta la Riviera del Conero. Immagino che saranno persone che pretenderanno e non guarderanno troppo alla spesa. Il turismo estero per forza di cose è bloccato e il turismo italiano nelle città di mare si moltiplicherà. Numana che non ha mai basato la sua stagione sul divertimento notturno, può giocarsi bene la carta del turismo proiettato e amico dell’ambiente, rivolto alle famiglie, insomma su quello che è già il suo biglietto da visita. La Riviera del Conero ha un potenziale altissimo da mettere in campo, perché qui si può vivere una vacanza in massima sicurezza con la propria famiglia. Abbiamo caratteristiche e qualità per affrontare la stagione balneare, che forse sarà solo difficile da gestire. Il turismo si potrà salvare, magari senza troppi guadagni».
Il dettaglio più difficile da curare?
«Tenere a distanza i bagnanti sulla spiaggia, che è un concetto proprio contrario allo spirito di aggregazione di chi sceglie il mare per una vacanza!|Tralascio altri dettagli: non sappiamo ancora come dovranno essere gestite le spiagge libere e come dovranno essere accolti i pendolari del week end»
Ma se viene organizzato tutto per tempo…
«Per questo motivo ho pregato la Regione di stilare al più presto le linee guida entro le quali muoverci. Poi attraverso la fantasia e l’inventiva degli imprenditori, si può adattare il nuovo prodotto turistico. Non servono troppe commissioni, serve soprattutto ascoltare gli imprenditori e serve pensare a strategie, a criteri che devono avere come centralità la salute del turista ma supportati anche e soprattutto da una sostenibilità economica. La differenza si giocherà sul servizio e sulla sicurezza sanitaria. La vita cambia e diciamo che questa sarà una stagione di transizione, che ci traghetterà verso una politica magari da perfezionare nel 2021»
Numana pensa di rimodulare la tassa di soggiorno 2020?
«No, è l’ultimo dei problemi. Cancellarla creerebbe altri problemi a cascata per il nostro Comune perché è fonte di finanziamento per l’Ufficio informazioni e per il trasporto pubblico. Logicamente quest’anno ci siamo posizionati al 50% dell’introito rispetto all’anno scorso»
Insomma quest’anno più che mai l’unità farà la forza?
«Ci saranno regole uguali per tutti e l’interpretazione non potrà che essere univoca. Oggi più che mai dobbiamo essere uniti anche a livello di immagine e promozione. La nostra offerta turistica partirà tra pochi giorni, nel ponte del 25 Aprile, con un lancio promozionale. Un video che racconterà questa nuova emozione che dovremo essere capaci di far vivere al turista. Google Trends ci dice che dal 1 aprile anche gli italiani sono tornati a consultare i siti turistici. Gli italiani hanno voglia insomma di tornare nei ristoranti e di andare in vacanza».
Graduale ripresa delle attività: «Consentiti i lavori negli stabilimenti balneari»
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