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Bollette di luce e gas
da rateizzare:
querelle Liste civiche-sindaco

OSIMO - Botta e risposta tra la consigliera di minoranza Gilberta Giacchetti e Simone Pugnaloni: la prima chiede la sospensione dei pagamenti per gli utenti morosi in queste settimane di lockdown, il secondo replica che il Comune non ha competenza diretta

I banchi di minoranza della Sala Gialla dove siedono anche le Liste civiche

 

 

«Abbiamo chiesto formalmente come Liste civiche agli amministratori di Astea Energia s.p.a. la sospensione in questi mesi del pagamento delle bollette di luce e gas e delle morosità, per tutti quei cittadini che si trovano in forte disagio economico a causa del lock-down da Covid 19. Il pagamento andrà organizzato con rateazioni in tempi lunghi. Siamo in emergenza, e si debbono adottare tutte le misure straordinarie che in nessun altro periodo, dal dopoguerra ad oggi se ne era richiesta la necessità. Il solo fatto che Astea Energia s.p.a. fa sapere che attuera’ rateazioni putroppo non basta in questo momento». La consigliera di minoranza Gilberta Giacchetti (Liste civiche) rileva che «Astea Energia, l’ Azienda luce e gas è stata venduta da questa Amministrazione nel 2016 al privato ed ora il Comune (insieme ai comuni limitrofi) che in passato possedeva oltre l’80% dell’Azienda, non ha più voce in capitolo. L’Azienda Astea che opera da più di 100 anni nel territorio osimano nella gestione di servizi essenziali come luce, gas, rifiuti, acqua e che per decenni ha avuto per “clienti” i cittadini osimani ora gestisce semplicemente rifiuti ed acqua, mentre luce e gas sono servizi non più dell’azienda osimana Astea, ma di fatto una ditta privata che come tale si comporta a tutte gli effetti. Questa è la nuda e drammatica verità, perché il Comune, per questa scelta “avida” di vendere al privato luce e gas, non può più chiedere all’Azienda Astea Energia di procedere con forti riduzioni e sospensioni di pagamenti delle bollette degli osimani, come avrebbe potuto fare se l’Azienda fosse rimasta in mano al Comune e come abbiamo sempre fatto nei momenti di difficoltà come Liste civiche».

I movimenti civici sollecitano pertanto all’Amministrazione comunale perché «intervenga sia per aiutare i cittadini a pagare le bollette di luce e gas, sia per sostenere le attività produttive, le imprese, gli artigiani, le partite IVA, che non hanno potuto e non possono lavorare molto e di più di quello che si sta facendo senza aspettare manne dall’Europa o dal Governo centrale che se e quando arriveranno saranno sempre molto in ritardo rispetto all’urgenza attuale Le Liste civiche come hanno sempre fatto, oggi con mezzi propri comunque si stanno adoperando per intervenire in situazioni di disagio».

La Sala Gialla di Osimo, i banchi della maggioranza dove siedono anche i consiglieri del Pd

Il sindaco Simone Pugnaloni (Pd) replica intanto eccependo che le Liste civiche non hanno partecipato al consiglio comunale sul bilancio pluriennale,«l’ atto piu importante dell’anno. Sulle bollette la competenza diretta non è del Comune, ma le tariffe le stabilisce Arera e lo Stato puo’ sospendere i pagamenti. – rimarca Pugnaloni – Ad oggi lo Stato ha indicato una strada per tutti, posticipare le scadenze, perche sospendere significherebbe privare di risorse le societa’ municipalizzate ovvero il loro default. Altro intervento messo in atto anche da noi è stato invece non far pagare sanzioni ed interessi a chi paga con alcuni giorni di ritardo. Il decreto sospensione da Roma infatti ragiona per rinviare i pagamenti, già comunque rateizzati come previsto da Astea. Tuttavia assicuriamo un confronto con le categorie produttive per adottare misure di sostegno economico anti-Covid. Il Comune, pur con pochi margini vista la carenza di liquidità per i pagamenti posticipati di tasse e imposte, e in attesa di aiuti dallo Stato, farà la sua parte con variazioni di bilancio, anche entro fine maggio se possibile».

Sotto il profilo politico il sindaco democrat accusa i movimenti civici di essere semmai«assenti sono loro, che trovano tempo di fare video su Facebook per criticare il Comune ma non lo trovano quando è il momento di fare politica vera, di partecipare al consiglio comunale, magari anche per offrire anche proposte concrete oltre che criticare. Possibile che di sei consiglieri comunali delle Liste civiche nessuno ieri ha avuto tempo per farsi portavoce e partecipare alla seduta consiliare? Il tempo per i video social e i comunicati stampa lo trovano e quello per partecipare in videoconferenza da casa al consiglio comunale no? Così ne perde la credibilità politica».

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