Azzeramento di alcune imposte, fondi di solidarietà per agevolazioni ed esenzioni, aree pubbliche a costo zero per garantire il distanziamento sociale. Con questi strumenti il Comune di Falconara si schiera al fianco delle attività economiche del territorio per metterle in condizioni di ripartire. La stesse soluzioni saranno adottate in parte anche dal Comune di Ancona. La prima mossa è l’azzeramento del Cosap, il canone di occupazione del suolo pubblico: se l’anno scorso l’esenzione riguardava solo l’occupazione temporanea per favorire le attività che volevano allestire dehors nella stagione estiva, quest’anno l’intenzione è quella di non far pagare il canone. E’ quanto ha ipotizzato la Giunta, soprattutto per favorire tutte quelle imprese che, per ripartire, dovranno garantire il distanziamento sociale a tutela di clienti e lavoratori e per questo avranno bisogno di maggiori spazi. Le aree pubbliche saranno messe dunque a disposizione gratuitamente di chi ne farà richiesta.
Il Comune garantirà agevolazioni fino all’azzeramento anche delle imposte per il 2020 sulle insegne luminose, sulle vetrofanie e su altre forme di pubblicità, con contributi creati ad hoc. In primo piano anche gli operatori balneari: l’amministrazione comunale ha intenzione di aprire un confronto con l’Autorità Portuale, cui vanno versati i canoni demaniali, per una riduzione dei canoni stessi e per offrire la possibilità di ampliare la propria offerta di servizi occupando maggiori spazi senza ulteriori aggravi. Anche sul fronte della Tari Falconara, come gli altri enti locali italiani, è impegnata per far sì che vengano riconosciute ai Comuni risorse adeguate per garantire riduzioni alle imprese rimaste più colpite. Si guarda in particolare alle attività rimaste chiuse e che quindi oggettivamente non hanno usufruito del servizio di igiene urbana. Se l’accordo con il Governo non dovesse andare in porto, l’amministrazione comunale valuterà di farsi carico con le proprie risorse di una parte delle riduzioni. Si potrebbe per esempio creare un nuovo fondo di solidarietà, che andrebbe ad aggiungersi a quello che esiste da anni ed è finanziato dal Comune stesso, per riconoscere agevolazioni ed esenzioni a un maggior numero di categorie.
«Gli uffici sono già al lavoro per valutare diversi strumenti, così da favorire in tutti i modi possibili chi ha pagato il prezzo più alto a questa emergenza – spiega il sindaco Stefania Signorini –. Questo per prepararci all’incontro di domani con una rappresentanza di esercenti più danneggiati dall’emergenza, con cui mi incontrerò domattina nell’ambito di una iniziativa nazionale e con i quali condivido richieste e preoccupazioni. Le attività imprenditoriali locali fanno parte del tessuto socio-economico di Falconara e senza di esse muore la città stessa. Dobbiamo sostenere i nostri negozi e le attività economiche del territorio. Il Comune farà la sua parte e lancio un invito anche ai cittadini affinché si rivolgano alle nostre imprese per acquisti, progetti, servizi. Solo tutti insieme possiamo uscire da questa crisi».
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