di Alberto Bignami
E’ stata un’adesione massiccia e unita quella che questa sera ha dato simbolicamente voce a ristoratori e baristi della provincia dorica che, per protesta contro un altro mese di stop deciso dal nuovo Dpcm, hanno apparecchiato e riacceso le luci dei propri locali. La manifestazione, con start alle 21, era stata annunciata e promossa con l’hashtag #risorgiamoitalia e la sigla Mio (Movimento Impresa Ospitalità) dopo che, nella mattinata dello scorso venerdì, si era svolta una riunione in call conference che aveva coinvolto parte dei gestori di bar, ristoranti e locali delle Marche e al termine della quale è nato un folto gruppo che racchiude ormai più di cento operatori del settore.
Una protesta, quella di questa sera, che ha fatto poi il tam tam sui social con foto, video messaggi e atti dimostrativi al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica verso le Regioni «nella nostra causa comune», avevano annunciato.
La chiusura dei locali, che continua ormai da tempo a causa delle restrizioni necessarie a contenere il Covid-19, pesa infatti enormemente sui lavoratori autonomi o partite Iva, che vedono le spese susseguirsi mentre gli incassi rimangono assenti. «Un atto dimostrativo, simbolico, più o meno uguale per tutti – ha detto Roberto Colella, titolare insieme alla moglie, del pub Donegal di Ancona -. Ognuno poi interpreta a proprio modo la protesta. Noi abbiamo adibito un angolo del locale come se fosse operativo» con l’assenza ovviamente dei clienti. Domani è invece prevista la consegna delle chiavi alla sindaca Valeria Mancinelli.
«Per ovvi motivi e regole da rispettare – prosegue -, non potremmo andare tutti dal sindaco per consegnare simbolicamente le chiavi dei locali. Anche lì ci sarà una piccola delegazione e rappresentanti, come in altri comuni. Speriamo che questo gesto abbia un piccolo seguito. Già abbiamo visto – riprende – che la Mancinelli si è ben disposta nei confronti di noi operatori. Speriamo che ci sia qualche spiraglio, qualche barlume di miglioramento, qualcosa che possa darci garanzie per il futuro. Questa incertezza ci sta rovinando». Anche Corrado De Sanctis, titolare del Gasoline road bar di Ancona, ha ‘apparecchiato’ il suo pub: «Al momento non abbiamo avuto nessun finanziamento garantito dallo Stato e i 600 euro, in pochi minuti se ne sono andati per pagare bollette e fatture perché queste, arrivano regolarmente e puntuali». Le parole della Mancinelli, dette in un videomessaggio pubblicato su Facebook nella serata di lunedì, hanno però dato quella che può essere chiamata come una ‘boccata d’aria’. «L’ho apprezzato tantissimo – ha detto Giovanna Burattini del Bar del Pinocchio -. Sono stata ieri sera con lei al telefono per mezz’ora e ne sono uscita molto soddisfatta». Domani mattina, come da programma, è prevista la consegna delle chiavi in Comune, chiedendo di rovesciarle sul tavolo del Governo.
Le foto di seguito sono state pubblicate sulle pagine social dei locali o sul gruppo Facebook Baristi e Ristoratori Uniti delle Marche
La protesta di pub e locali: luci accese per una sera poi la consegna delle chiavi al sindaco
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