Sono stati circa 45 gli esercizi commerciali del territorio di Maiolati Spontini che hanno aderito, nella serata di martedì 28 aprile, al gesto di riconsegna simbolica delle chiavi, di fronte alle vetrine dei loro negozi illuminate. Commercianti, uniti nel neonato movimento “Imprese ed ospitalità”, che hanno manifestato al sindaco Tiziano Consoli la preoccupazione per “due mesi di fermo senza vedere una luce in fondo al tunnel”. Il primo cittadino ha testimoniato loro vicinanza e solidarietà, annunciando di farsi promotore delle loro istanze presso le autorità competenti. «Il movimento imprese ed ospitalità, nato in poche ore, rappresenta – sottolinea Consoli in una nota stampa– la voglia delle imprese e degli esercizi commerciali di dar voce ad una protesta seria e rispettosa delle regole rispetto alla caotica, incerta e contraddittoria fase 2 che io definirei fase 1,5. Sono vicino a tutti gli esercizi commerciali e alle imprese del territorio di Maiolati Spontini in questa dura fase che non rappresenta per loro una ripartenza ma un ulteriore blocco di un altro mese. Di fronte alle decisioni del Governo, la riconsegna delle chiavi delle imprese e aziende commerciali potrebbe rappresentare per molti di loro la chiusura definitiva delle attività. Fatto che potrà essere possibile se il Governo non rivedrà le proprie decisioni. Mi sento molto solidale con tutti loro e mi farò promotore, per il mio Comune, presso gli organi istituzionali superiori per richiedere alla Presidenza del Consiglio dei ministri, così pure al presidente della Regione Marche, la proroga della cassa integrazione per i dipendenti, dei contributi a fondo perduto per gli affitti e la sospensione dal pagamento delle utenze per l’intera durata del Covid. Non si può lasciare sola l’Italia che produce e che rappresenta il motore economico del nostro tessuto sociale».
Per il sindaco di Maiolati Spontini sarebbe stato logico «attuare con pacata gradualità delle misure per una riapertura in sicurezza degli esercizi commerciali che dovranno subire ulteriori 20/30 giorni di chiusura. Molti annunci televisivi e mai una proposta certa e chiara che fosse andata moderatamente a favore delle imprese, dei lavoratori autonomi e delle attività commerciali. I virologi oramai si sono sostituti alla politica. Solo che in Italia evidentemente saranno più bravi rispetto ai loro colleghi inglesi, tedeschi, francesi, anglosassoni e americani. Per aspera ad astra, dicevano i latini (attraverso le difficoltà sino alle stelle)».
Tavoli apparecchiati e luci accese: la protesta di pub e locali «per risorgere insieme» (Foto)
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