Fase 2, in provincia di Ancona le imprese che possono essere aperte sono 31.405. Questo secondo l’analisi della Camera di commercio Marche. In vista del primo step verso lo sblocco del lockdown (dal 4 maggio) le imprese che posso ricominciare a lavorare tra il campo della manifattura, quello delle costruzione e del commercio all’ingrosso nelle Marche sono 118mila: che significa oltre 50.300 in più rispetto a quanto stabilito dal decreto del 10 aprile. Nel dettaglio per la provincia di Ancona se le possibili aperture sono 31.405, gli addetti interessati si attestano sui 132.053. Il segretario dell’ente, Fabrizio Schiavoni, spiega che il dato è sulla carta, perché «la scelta di alcuni imprenditori potrebbe essere quella di non aprire immediatamente, ad esempio per l’incompletezza della catena dei rifornimenti, o per marginalità economiche ancora insufficienti. Inoltre il codice Ateco si riferisce solo alle attività primarie collegate alla classificazione (dunque il numero è sottostimato perché non tiene conto delle attività secondarie che potrebbero fare capo a una stessa azienda); e poi rimane la possibilità per le imprese funzionali ad altre che possono rimanere aperte, di proseguire nella loro attività comunicandolo alla Prefetture. Invitiamo gli imprenditori a consultare gli strumenti che il sistema camerale offre per orientarsi al meglio tra le diverse disposizioni». Informazioni utili si possono trovare sul sito della Camera di Commercio: il codice Ateco è possibile conoscerlo al link www.registro.imprese.it, mentre il link www.sostegnoexport.it, fornisce indicazioni sui partner commerciali esteri e il portale www.ripartireimpresa.unioncamere.it raccorda una serie di disposizioni normative riprese anche dalla sezione Strumenti per l’emergenza di Camera Marche che raccoglie informazioni utili e aggiornamenti normativi da fonti istituzionali rivolte a imprese e cittadini.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati