Non si sono fermati neppure il 1 Maggio i medici e gli infermieri dell’Usca di Osimo-Castelfidardo-Loreto, attivi ormai da 26 giorni nelle città della Valmusone per assistere a domicilio i pazienti contagiati dal Covid 19.«Primo Maggio al lavoro per combattere il Covid-19 sul territorio. – scrive sui social media il coordinatore, il medico Guido Sampaolo – Con la Speranza che l’impegno delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale consenta di intercettare la malattia e “prenderci cura” delle persone nel loro domicilio, nella loro singolarità e umanità. Quando questo momento sarà passato non dobbiamo tornare indietro, ma dobbiamo porre più attenzione alla salute, all’ igiene, all’ alimentazione, alla lotta contro la povertà, all’ istruzione, al lavoro, alla cura del creato, al lavoro. Speranza che possiamo testimoniare con l’impegno dei nostri colleghi più giovani delle Usca».
Oggi sono state consegnante agli operatori sanitari anche le 25 tute protettive che Anpi di Osimo abbiamo voluto donare all’Unità Speciale di Continuità Assistenziale locale in occasione del 25 aprile. «Questa mattina sono state consegnate, grazie a due nostri iscritti, presso la sede Usca di Osimo Stazione. – fa sapere il presidente Niccolò Duranti – La riconoscenza verso il nostro Servizio Sanitario Nazionale, messo così a dura prova in questi ultimi mesi, fortemente voluto non a caso da una partigiana, la ministra Tina Anselmi, non dovrebbe mai venir meno, ma anzi dovrebbe rappresentare davvero l’orgoglio del nostro essere comunità».
(ultimo aggiornamento alle ore 15,35)