Un percorso di riabilitazione a distanza per i pazienti guariti dal Covid e dimessi dall’ospedale. Si chiama ‘Io torno a casa – telemedicina e riabilitazione all’epoca del Covid’ il progetto lanciato dall’Area Vasta 2. Obiettivo principale è favorire il rientro del paziente a casa una volta raggiunta la guarigione e il più alto livello possibile di autonomia attraverso strategie atte a recuperare e mantenere le competenze motorie, cognitive e funzionali, a sostenere le abilità residue e tali strategie vengono di volta in volta rafforzate in funzione della risposta del paziente.
La riabilitazione interviene nella fase acuta (area semintensiva e di degenza ordinaria), nella fase post critica e nella fase degli esiti. Durante la fase acuta dell’infezione il riabilitatore, a seconda dello stato clinico del paziente, collabora dapprima al corretto posizionamento dello stesso e alle variazioni di postura, quindi provvede alla iniziale mobilizzazione e ai trasferimenti fino alla riattivazione motoria, quando possibile (assume importanza la gestione delle posture e il loro corretto mantenimento). In questo caso l’intervento riabilitativo diventa indifferibile nel caso di pazienti Covid positivi con esiti di recente danno neurologico e ortopedico. Superata la fase acuta il paziente viene indirizzato verso le strutture residenziali di riabilitazione intensiva o strutture residenziali post acute.
Nel caso di evoluzione positiva, il paziente può rientrare a domicilio secondo le procedure stabilite. In questo caso viene munito di apposito opuscolo informativo condiviso dalle strutture di riabilitazione dell’Area Vasta 2 con indicazione di esercizi da continuare a casa per il mantenimento e rafforzamento delle abilità raggiunte da poter continuare nell’ambiente domestico. Se necessario vengono di volta in volta individuati esercizi più personalizzati per frequenza, intensità e variabilità di esecuzione. Al rientro al domicilio, infine, segue un follow-up telefonico o di teleriabilitazione da parte del fisioterapista che monitora le attività del paziente, valuta l’esecuzione degli esercizi e delle attività riabilitative. Si tratta nella fattispecie di un percorso che salvaguarda i criteri di assoluta sicurezza del trattamento e la partecipazione attiva del paziente in un’ottica di massima efficacia.
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