Stanno lavorando sul territorio ormai da 32 giorni, senza sosta, per dare assistenza domiciliare ai malati di Covid 19, i medici dell’Usca della Valmusone che copre la giurisdizione dei comuni di Osimo Castelfidardo e Loreto. «Il numero delle persone che contraggono il contagio si sta riducendo, il numero dei malati pure – spiega il coordinatpore del’Usca di Osimo Stazione, dott. Guido Sampaolo – Ma non si riduce il numero dei morti; ieri è deceduto un mio paziente, il signor A. Era stato ricoverato in terapia intensiva ed era stato dimesso “guarito” appena una settimana fa. Ma ieri una improvvisa recidiva di polmonite l’ha condotto allo shock settico e al decesso in poche ore. Le sue difese immunitarie erano state distrutte da Covid – 19. – racconta Sampaolo che è anche il coordinatore dei medici di famiglia di Osimo – Abbiamo una certezza, purtroppo: il mostro continua ad uccidere. Temiamo che un allentamento incauto delle misure di contenimento sociale (es: la ripresa dei campionati di sport a squadre) possa far ripartire i contagi e con essi il numero dei malati e dei decessi». Il paziente osimano A.C.S., originario della Puglia, era riuscito a superare la fase critica e a battere il coronavirus. Dopo il ricovero in Rianimazione è deceduto martedì in un altro reparto dell’Inrca di Ancona dove era stato trasferito per la convalescenza. Aveva 92 anni.
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