«È terminato il primo giorno del primo fine settimana dopo l’allentamento del lockdown. Stamattina (ieri per chi legge ndr) ho girato un po’ per la città per vedere con i miei occhi come si stavano comportando i nostri concittadini e ho appena raccolto le sensazioni di Polizia municipale e Protezione civile che oggi hanno eseguito i controlli in città e non solo. – ha scritto ieri sera sui social media il sindaco Gabriele Santarelli – Abbiamo visto tante persone molte persone indossare le mascherine anche se non è obbligatorio e questo è un buon segnale. Abbiamo anche visto le persone che fanno attività motoria farlo nel rispetto delle norme con rispetto verso gli altri. Purtroppo però mi hanno segnalato troppe persone entrare nei negozi senza mascherine e senza che nessuno dicesse loro nulla. Sono state trovate persone a giocare a bocce a San Silvestro (non consentito) senza rispettare nemmeno le distanze. Troppe persone sedute sulle panchine senza il rispetto della distanza di 1 metro e soprattutto in questi casi persone anziane. Anche i ragazzi della fascia di età dai 13 ai 18 anni troppo spesso si comportano in maniera non corretta camminando in gruppi a distanza ravvicinata.
Ricordo che i parchi non sono luoghi di ritrovo. Domani raccoglierò di nuovo i feedback di Polizia e Protezione Civile e poi decideremo se e come agire per i prossimi giorni senza tralasciare nessuna opzione compresa la chiusura dei parchi». I controlli su parchi e sulla rete della viabilità proseguiranno anche oggi. «È chiaro che non è possibile controllare tutti i luoghi contemporaneamente, per cui molto dipende dal senso di responsabilità di ciascuno. – sottolinea Santarelli – Se questo dovesse venire a mancare saremo costretti a prendere misure drastiche per evitare di dover raffrontare quello che speriamo tutti di esserci lasciati alle spalle. In questo momento l’irresponsabilità di pochi rischia di ricadere negativamente su tutta la comunità e non possiamo permettercelo». Ieri il bollettino del Gores ha registrato 11 pazienti guariti e dimessi dall’ospedale a Fabriano e 3 a Sassoferrato. Dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono stati 118 i casi di positività complessivi accertati nell’entroterra montano.
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