Con la solenne cerimonia dell’ammaina bandiera è terminata stamattina l’attività del posto medico avanzato (Pma) della Marina Militare presso l’ospedale ‘Carlo Urbani’ di Jesi. L’ospedale da campo, approntato dai fucilieri della Brigata Marina San Marco come struttura sanitaria a disposizione dell’ospedale marchigiano nella fase acuta dell’emergenza sanitaria per il Covid 19, è stato fondamentale in queste settimane per dare continuità al trattamento dei pazienti. «Il disallestimento del Pma segna l’inizio di una nuova speranza, sempre più uniti nella lotta contro il coronavirus. Insieme più forti» scrive nel post di commiato la Marina Militare sulla pagina istituzionale Fb pubblicando anche il video dell’ultimo ammaina bandiera. Poco dopo al porto di Ancona la nave San Giusto della Marina Militare ha imbarcato i camion con i moduli dell’ospedale da campo. «Un grande atto di solidarietà e di supporto alla comunità marchigiana che, per la sua realizzazione, ha potuto anche contare sullo scalo dorico che conferma così il suo ruolo di infrastruttura centrale nella regione sia per l’economia sia per le necessità emergenziale e di Protezione civile. Grazie da parte di tutte le Marche» è il saluto ai fucilieri della Marina Militare dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale.
Smobilitato l’ospedale da campo, Jesi ringrazia la Marina Militare
Non ci sono più pazienti: si smonta l’ospedale da campo della Marina Militare
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