di Luca Patrassi
La giunta regionale, guidata dal governatore Luca Ceriscioli, nel pomeriggio ha approvato, dopo il rendiconto 2019, le misure straordinarie per l’economia, il lavoro e il welfare connesse alla emergenza epidemiologica del Covid 19. Si tratta di una manovra complessa ed articolata che stanzia risorse per 201 milioni di euro. Il primo passo l’approvazione di una proposta di legge, che poi dovrà passare in Consiglio regionale, e che prevede la possibilità di sostituire il vincolo originario dell’avanzo di amministrazione con un vincolo a favore di interventi per attenuare la crisi del sistema economico indotto dalla pandemia che libera 56 milioni di euro come contributi una tantum e a fondo perduto per le famiglie e per le imprese. Un fondo di circa 43 milioni di euro per gli investimenti che, a titolo esemplificativo, possono essere manutenzioni ordinarie e straordinarie, acquisto di dispositivi di protezione per aziende di ogni tipo, dai ristoranti agli alberghi. Poi ancora un fondo corrente di 2 milioni per interventi legati al Covid 19, spesa vincolata di tre milioni per imprese per interventi sul Covid 19. La proposta di legge porta un totale di 104 milioni di euro. Poi l’approvazione di una delibera di giunta regionale che prevede lo stanziamento di 97 milioni di euro sempre per interventi diretti a sostenere il sistema economico. Tempi di approvazione per la proposta di legge entro la fine di maggio. Diverse le voci prese in esame per i contributi: contributi una tantum alle famiglie che hanno visto diminuire il reddito a causa del lockdown del 50%, contributi per gli affitti passivi di cittadini ed imprese, contributi a fondo perduto per bar, ristoranti, strutture ricettive, attività commerciali, imprese sociali di servizi alle persone, onlus. E ancora i settori agricoltura e zootecnica, per le scuole paritarie, per il settore della comunicazione, stampa, radio e tv, per le aziende del trasporto pubblico locale, per il settore pesca, per le famiglie con disabili, per le attività di acconciatore ed estetista. Massima snellezza assicurata nelle procedure: la giunta Ceriscioli pensa di ricorrere all’autocertificazione per velocizzare il tutto. Confronto con le parti e con il consiglio regionale per suggerimenti ed eventuali integrazioni già da lunedì prossimo con l’obiettivo di arrivare entro la fine di maggio al risultato di far sapere ai marchigiani come e da quando possono contare sui 201 milioni cash della Regione. Infine la giunta Ceriscioli ha già annunciato rivisitazioni del bilancio triennale 2020-2022 per ulteriori contributi destinati alla ripartenza.
Ecco la proposta di manovra da 201 milioni in sintesi:
1) Approvazione di una Pdl che prevede che 104,1 milioni di investimento:
a) la sostituzione del vincolo originario dell’avanzo ex art. 109 D.L. n. 18/2020 con un vincolo a favore di interventi necessari ad attenuare la crisi del sistema economico derivante dagli effetti diretti ed indiretti del virus Covid 19 che genera 56,3 milioni per contributi una tantum ed a fondo perduto a famiglie ed imprese;
b) fondo, per 42,7 milioni, per interventi di investimento (a titolo esemplificativo e non esaustivo: manutenzioni ordinarie e straordinarie, adeguamenti, acquisto dispositivi sicurezza Covid per aziende di ogni tipo, anche bar, ristoranti, strutture ricettive), con contributi una tantum ed a fondo perduto, connessi alla ripartenza del sistema economico e produttivo colpito dagli effetti diretti ed indiretti del virus Covid 19;
c) fondo corrente ex D.L. n. 18/2020, per 2,1 milioni per interventi Covid 19;
d) recupero entrata/spesa vincolata per imprese interventi Covid 19, 3 milioni.
2) Approvazione di una delibera di giunta che stanzia ulteriori 97 milioni attraverso il mantenimento del vincolo originario dell’avanzo applicato ma finalizzato ad interventi diretti a sostenere il sistema economico colpito e danneggiato dal Covid 19, con la quale saranno definiti:
a) la platea dei beneficiari da individuare in famiglie, imprese, lavoratori, professionisti nei pilastri sanità, sociale e sport, trasporti, imprese, agricoltura e pesca, famiglie, lavoro, territorio, edilizia abitativa e ambiente, turismo e cultura;
b) le specifiche misure che a titolo esemplificativo e non esaustivo possono essere individuate in:
b1) contributo una tantum a nuclei familiari che a causa del lockdown nel periodo dello stesso abbiano visto azzerate e/o ridotte del 50% le entrate e in base all’ISEE;
b2) contributo a fondo perduto per affitti passivi di cittadini ed imprese;
b3) contributo a fondo perduto per bar, ristoranti, strutture ricettive;
b4) contributo a fondo perduto per attività commerciali, bar, ristoranti, strutture ricettive delle Aree Interne;
b5) contributo a fondo perduto imprese sociali di servizi alla persona;
b6) contributo a fondo perduto per onlus;
b7) contributo a fondo perduto per settori agricoltura e zootecnia più in crisi;
b8) contributo a fondo perduto per scuole paritarie;
b9) contributo a fondo perduto per settore comunicazione stampa, radio e tv;
b10) contributo a fondo perduto per aziende tpl;
b11) contributo a fondo perduto settore pesca;
b12) contributo a fondo perduto per acquisto dispositivi sicurezza Covid per aziende di ogni tipo;
b13) contributo a fondo perduto famiglie con disabili;
b14) contributo a fondo perduto per attività di acconciatore, estetista.
c) Il sistema di accesso che sarà il più rapido possibile anche attraverso il meccanismo della autocertificazione (ai sensi degli artt. 46 e 47 DPR n. 445/2000).
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