Questa mattina, 25 maggio, alle ore 9.30 una delegazione del gruppo “Cittadini di Osimo e Ancona sud per una tecnologia sicura e consapevole” è stata ricevuta dal sindaco di Osimo, Simone Pugnaloni, per discutere del 5G e del piano antenne che il comune dovrà predisporre. Il gruppo si è costituito a seguito di un post dello scorso 5 maggio del sindaco Pugnaloni sul suo profilo Facebook, nel quale egli annunciava alla cittadinanza che la Giunta si metteva al lavoro per arrivare ad una gestione pubblica degli spazi a disposizione per l’installazione delle antenne 5 G sul territorio comunale. «La nostra delegazione ha fatto presente al sindaco tutte le preoccupazioni emerse relativamente a questa nuova tecnologia. -spiega il comitato di cittadini in una nota – Le radiofrequenze del 5G, infatti, sono del tutto inesplorate, mancando qualsiasi studio preliminare sulla valutazione del rischio sanitario e per l’ecosistema derivabile da una massiccia, multipla e cumulativa installazione di milioni di nuove antenne». Il comitato ha sottolineato che l’Istituto Superiore della Sanità nel Rapporto Istan 19/11 dichiara che la Iarc (“International Agency for Research on Cancer”) ha classificato i campi elettromagnetici delle radiofrequenze come “possibili cancerogeni” per l’uomo.
La delegazione di cittadini ha pertanto richiamato l’attenzione del sindaco al rapporto del 1 novembre 2018 del National Toxicology Program condotto su ratti maschi esposti ad alti livelli di radiazioni da frequenza 2G e 3G ed ai risultati degli studi condotti in Italia dall’Istituto Ramazzini di Bologna, i quali hanno rilevavato l’insorgenza di tumori nelle cavie. Pertanto ha chiesto al sindaco,«oltre alla predisposizione di un piano antenne che tuteli la salute dei cittadini, anche l’emanazione di un’ordinanza, simile a quelle adottate in circa 50 comuni marchigiani ed in circa 300 comuni italiani, che vieti la sperimentazione e\o installazione del 5G nel territorio del comune di Osimo, in ossequio al principio di precauzione, previsto dall’art. 191 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea. In virtù del fatto che spetta al sindaco la responsabilità penale, civile e amministrativa per le conseguenze di ordine sanitario, che dovessero manifestarsi a breve, medio e lungo termine nella popolazione residente nel territorio comunale. Inoltre, la delegazione ha chiesto al sindaco di puntare sulla tecnologia di fibra ottica a banda ultra-larga via cavo, informando la popolazione sul corretto utilizzo dei telefoni cellulari e sui possibili rischi connessi all’utilizzo delle radiofrequenze e del wi-fi».
Il sindaco Pugnaloni ha affermato di condividere la preoccupazione della cittadinanza in merito alla possibile pericolosità della tecnologia 5 G. Pertanto, vuole realizzare un apposito regolamento comunale (“piano antenne”), individuando specifiche aree pubbliche per l’installazione delle antenne, dove il potere contrattuale dell’amministrazione pubblica è più forte nei confronti dei gestori.«Pur facendo rilevare che la normativa che regola l’installazione della tecnologia 5 G è statale e che quindi non compete all’amministrazione comunale, ha dichiarato la sua volontà di emanare un atto della Giunta, che limiti in qualche modo la sperimentazione indiscriminata del 5 G sul territorio comunale di Osimo. – sottolinea il comunicato di ‘Cittadini di Osimo e Ancona sud per una tecnologia sicura e consapevole’ – Ha infine annunciato che illustrerà i dettagli di queste sue proposte in una diretta Facebook domani, 26 maggio alle ore 12. Attendiamo le comunicazioni ufficiali del Sindaco prima di trarre le proprie valutazioni».
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