“13 maggio – 28 maggio” Tra queste due date ci sono quindici giorni di “spazio temporale”, secondo noi un tempo più che sufficiente per analizzare un tampone fatto ad una persona per verificare se è stato contagiato dal Covid-19.«Eppure a volte non è così. – osserva in una nota stampa Davide Da Ros il consigliere comunale e coordinatore Fratelli d’Italia Senigallia – Non lo è nel caso di qualcuno che ha fatto il tampone a Senigallia nella modalità “tampone drive through”, ossia il tampone che fanno alla persona direttamente nella propria auto, come avviene accanto allo Stadio Bianchelli. Ci è stato segnalato che ad alcune persone non è mai arrivato il risultato, né in forma elettronica (mail), ne via cellulare. Per motivi di privacy chiaramente non possiamo fare l’elenco delle persone che ci hanno contatto per segnalarci questa “disfunzione”, forse solo organizzativa vista la mole di lavoro, ma pur sempre una “mancanza”. Possiamo però raccontare quanto è avvenuto ad una persona visto che ci ha autorizzato a fare il suo nome. La persona in questione è il dirigente nazionale di Fratelli d’Italia Marcello Liverani che, tramite email era stato convocato davanti allo stadio Bianchelli per fare il tampone il giorno 13 maggio alle ore 9,15».
Liverani, racconta Da Ros, si è puntualmente presentato all’appuntamento, in pochissimi minuti gli è stato fatto il tampone «e, a voce, gli era stato detto che nell’arco di 48 ore avrebbe ricevuto, o tramite mail, o via cellulare il risultato. – ricorda il consigliere comunale Ad oggi, 28 maggio 2020, nessuno gli ha comunicato nulla. Precisiamo che Liverani, sta bene, non ha nessun sintomo, non ha avuto nessun problema in questi quindici giorni di attesa, continua la sua vita regolare come sempre, ma, giustamente, è rimasto con la curiosità di sapere l’esito del tampone. E non è l’unico caso come dicevamo prima». Il coordinatore cittadino di FdI ipotizza «che la priorità di comunicazione sia data a chi risulti positivo, ma in un lasso di tempo ragionevole (no quindici giorni) anche i negativi dovrebbero ricevere l’esito del tampone. Per qualcuno, e non è il caso del signor Liverani, l’aspettare tanto tempo potrebbe generare una forte ansia unita ad una preoccupazione della propria salute. Pertanto, in qualità di consigliere comunale, chiedo agli organi competenti e alle persone preposte (Asur – assessore Girolametti – consigliere regionale e presidente Volpini – sindaco Mangialardi) di effettuare le dovute verifiche onde capire per quale motivo a qualcuno, dopo quindici giorni, ancora non è arrivato l’esito del tampone».
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