Dietrofront: niente discoteche fino al 14 luglio. E’ quanto previsto dal nuovo Dpcm firmato ieri sera dal premier Giuseppe Conte che entrerà in vigore lunedì. Una doccia fredda per gli operatori del settore, che dopo l’approvazione delle linee guida della Conferenza delle Regioni dove era prevista la riapertura delle sale da ballo seppure con distanziamento in pista e con l’uso delle mascherine, contavano di poter riparte già lunedì.
Invece il governo ha fatto marcia indietro. «Restano comunque sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, e, sino al 14 luglio 2020, le fiere e i congressi», è scritto nel Dpcm. Da lunedì ripartono come previsto invece teatri, cinema e spettacoli. «Gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati – si legge nel Dpcm – e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, con il numero massimo di 1000 spettatori per spettacoli all’aperto e di 200 spettatori per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala». Via libera anche ai parchi giochi, ai centri estivi per bambini e alle sale scommesse, giochi o bingo, purché le Regioni abbiano approvato appositi protocolli che garantiscano le misure di sicurezza. Per quanto riguarda invece gli sport di squadra e di contatto in particolare, come il calcetto, bisognerà attendere il 25 giugno.
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