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Sversamenti in mare:
primi passi per il maxi progetto
di Ancona e Falconara

INTERVENTO - In corso di aggiudicazione i primi tre lotti per costruire vasche e collettori. Saranno necessari cinque anni per la progettazione, altri tre per la realizzazione

Lo scolmatore di Collemarino a pieno regime

 

Primo traguardo raggiunto per risolvere il disagio degli sversamenti a mare. Sono in corso di aggiudicazione i tre lotti della progettazione degli interventi, sulla base del bando europeo predisposto da VivaServizi. E’ infatti la società la proprietaria delle reti idriche e solo a questa spetta di intervenire sulle infrastrutture fognarie. Gli aggiudicatari dovranno progettare vasche e collettori, per intercettare l’acqua prima che arrivi al mare. La commissione di gara, dopo un rallentamento dovuto all’emergenza Coronavirus, ha provvisoriamente aggiudicato il primo lotto per progettare gli ‘Interventi sui fossi Manarini e della Palombina e realizzazione vasche di prima pioggia nel territorio di Palombina Nuova nel Comune di Ancona’. Per i lotti due e tre è già pronta la valutazione tecnica e l’aggiudicazione provvisoria avverrà a breve. Il secondo e il terzo lotto riguardano il territorio di Falconara: il primo concerne la stesura del progetto per la ‘Realizzazione del collettore di gronda e relativa vasca di prima pioggia’ ossia per la conduttura che dovrà intercettare le acque nella zona collinare per portarle fino al depuratore; il secondo è stato indetto per affidare la progettazione che porterà alla ‘Realizzazione di vasche di prima pioggia nel centro urbano di Falconara Marittima’. L’aggiudicazione è progressiva: si parte dal primo lotto per poi procedere con il secondo e quindi con il terzo. Il tecnico che si aggiudica uno dei lotti non può vedersi affidati anche gli altri. In totale il costo della progettazione è di oltre 1,65 milioni: 666.615 euro per il primo lotto in territorio anconetano, 535.744 per progettare il collettore di gronda a Falconara e 448.471 per le vasche nel centro urbano. Procede dunque l’iter dell’intervento con cui VivaServizi e la Aato puntano a risolvere la problematica dell’apertura degli scolmatori, che entrano in azione quando piove compromettendo la balneazione. Gli interventi, la cui realizzazione prevede un costo di 22milioni di euro di cui 12,7 per il solo territorio di Falconara, rappresentano il più grande investimento degli ultimi anni a favore della città. Proprio perché si tratta di un intervento imponente, i tempi di realizzazione sono lunghi, dato che è stato necessario indire un bando europeo e le tempistiche sono dettate dal codice degli appalti pubblici. Come spiegato alla presentazione del progetto, saranno necessari cinque anni per la progettazione, altri tre per la realizzazione. «Il consigliere di Italia Viva Franco Federici, ogni volta che piove, sa solo riproporre il suo comunicato fotocopia – commentano Giorgia Fiorentini e Luca Grilli, presidenti delle Commissioni Ambiente e Lavori pubblici –. Dopo anni di confronti con tutti gli attori, anziché plaudire al risultato ottenuto, ossia un progetto che va a beneficio di tutto il litorale a nord del porto di Ancona e che ha visto uniti i sindaci Stefania Signorini e Valeria Mancinelli, il consigliere di centrosinistra continua con le sue polemiche sterili. Contesta il progetto concordato ma non ha il coraggio di andare a sbattere i pugni in Regione per ottenere gli interventi che a suo dire sarebbero i più adatti. Afferma che la spiaggia è una risorsa, ma offende gli operatori balneari. Non è così che si persegue il bene della città, dei cittadini, degli operatori e dei turisti che vivono le spiagge. Quello degli sversamenti è un problema che affligge il litorale da decenni, ma sembra che il consigliere se ne accorga solo come pretesto per sollevare facile clamore».

Un progetto da 22 milioni di euro per limitare gli sversamenti in mare

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