Ieri, 28 giugno, Mons. Fabio Dal Cin, arcivescovo delegato pontificio di Loreto, ha celebrato al cimitero comunale la Santa Messa di commemorazione per tutti coloro che sono morti nel tempo della pandemia Covid 19, senza aver potuto ricevere il commiato nelle esequie. Nell’omelia Mons. Dal Cin, riprendendo il brano del Vangelo della domenica, ha ricordato quanto è fondamentale per il cristiano mettere Dio al primo posto nella propria vita. «Mettere Dio al primo posto non significa amare meno, sacrificarsi meno per il bene dei propri figli e dei propri cari, ma amarli di più. Amarli meglio: amarli senza possederli egoisticamente». L’arcivescovo ha ricordato quanti in questa emergenza sanitaria sono morti, spesso soli, senza la famiglia accanto. Ha rammentato, altresì, che questa pandemia ha riportato alla luce «altre pandemie, come quelle della fame, della guerra, dell’analfabetismo, della tratta dei bambini vittime della cattiveria e dell’egoismo umano: pandemie che producono tanti morti senza nome, sepolti nelle fosse comuni».
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