Verrà chiuso a breve il fascicolo sulla morte di Antonio Pireddu e di sua moglie Ida Creopolo. Oggi l’ispezione cadaverica sui corpi dei coniugi di Filottrano eseguita all’obitorio dell’ospedale di Torrette su disposizione dalla Procura, ha confermato la dinamica dei fatti.
L’ex carabiniere di 60 anni, seduto al capezzale della coniuge 59enne, affetta da una malattia autoimmune, sabato scorso ha puntato prima la pistola regolarmente detenuta alla tempia della donna e poi ha premuto il grilletto del Revolver 38 contro se stesso, nella villetta di via Sant’Ignazio. Se la scena del ritrovamento dei corpi aveva già raccontato le drammatiche modalità messe in atto per compiere l’ultimo e definito gesto, l’accertamento eseguito dal medico legale Mauro Pesaresi stamattina le ha certificate. Quella malattia, scoperta più di 10 anni fa, era ormai arrivata ad uno stadio avanzato e la disperazione nel veder soffrire la compagna di vita deve aver sconvolto cuore e mente dell’ex appuntato, nato in Belgio e per molti anni in servizio al Norm della compagnia carabinieri di Osimo, tanto da indurlo a pianificare l’omicidio della moglie che amava e il suicidio. I carabinieri hanno ricostruito tassello dopo tassello il mosaico delle ultime ore della giornata di sabato, quando dopo mezzogiorno si è consumato il momento finale di una vita a due. Anche le testimonianze dei familiari e dei vicini sono state utili per mettere a fuoco la cornice familiare. Il caso, insomma, va verso l’archiviazione non essendo imputabile a nessuno la responsabilità penale. Le salme già oggi sono state restituiti ai familiari per la sepoltura e giovedì pomeriggio, 2 luglio alle ore 16, Filottrano darà l’addio alla coppia. Le esequie si svolgeranno sul piazzale del cimitero di via Sant’Anna nel rispetto delle regole anti Covid e alla presenza massima di 50 persone.
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