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Autorizzazione in ritardo,
la fondazione chiede i danni al Comune

OSIMO - La novità del contenzioso legale con richiesta di un maxi risarcimento di 620mila euro è emersa ieri sera nel corso del consiglio comunale on line. Tra gli argomenti discussi anche il caso della riapertura della piscina comunale e il progetto di digitalizzazione dell'archivio dello sportello Suap

 

Approvato ieri sera nel consiglio comunale, convocato on line, il conto consuntivo 2019 del Comune di Osimo. Nel presentare il prospetto dei numeri, l’assessore Mauro Pellegrini ha anche fatto riferimento a un risultato di amministrazione di 16 milioni di euro per un bilancio di circa 60. L’avanzo libero di amministrazione per l’anno scorso si è attestato su 168mila euro (40mila ereditati in realtà dal 2018) ed il collegio dei revisori dei conti, che ha espresso parere favorevole nella propria relazione ai conti 2019, ha suggerito di accantonarlo e vincolarlo per far fronte al rischio contenzioso. Tra le ricorsi pendenti al Tar , è emerso che  nello scorso mese di aprile si è aggiunto quello promosso dalla Fondazione Recanatesi che «imputando al Comune di Osimo un danno da ritardo nell’evadere una pratica che concerneva la domanda di autorizzazione all’esercizio di una struttura protetta residenziale per anziani» ha spiegato l’assessore Mauro Pellegrini, ora avanza una pretesa risarcitoria di circa 620mila euro. La vicenda risale al 2018 quando la residenza per anziani aveva chiesto alla Regione l’accreditamento per ottenere posti letto da Rsa. La pratica passata per gli uffici comunali avrebbe tardato, secondo la fondazione. «Il Comune però avversa la ricostruzione della casa di riposo. – ha puntualizzato l’assessore – Siamo sereni nell’affermare che in sede giudiziaria faremo valere le nostre ragioni, abbiamo già dato l’incarico per resistere in giudizio e riteniamo la richiesta risarcitoria infondata. Attendiamo però la relazione del legale di fiducia dell’ente per capire come procedere perche la fondazione parla di ‘perdita di chances’ non avendo potuto attivare altri posti residenziali a seguito dei ritardi dell’autorizzazione. Ci sarà tempo magari per incontraci  con il Cda della Fondazione Recanatesi ed appianare il contenzioso per evitare il procedimento al Tar. A titolo cautelativo comunque se la relazione del legale  del Comune lo consiglierà, accantoneremo la somma dell’avanzo di amministrazione».

Mauro Pellegrini

CONTROLLI SULLE SOCIETA’ PARTECIPATE E CAPACITA’ DI RISCOSSIONE DEL COMUNE – Nel corso del dibattito è anche emerso che gli stessi revisori dei conti hanno chiesto al Comune di Osimo di migliorare il controllo sull’andamento finanziario delle società partecipate, soprattutto quelle risultate in perdita nel 2018 (Tpl, che andrà in liquidazione entro l’anno o nel 2021, ed Ecofon, società interamente pubblica funzionale alla possibile gestione in-house dei rifiuti dell’Ata2) per anticipare eventuali problemi. Un passaggio è stato dedicato dall’assessore al Bilancio anche ai rimborsi che il Comune versa alla Osimo Servizi che ha acceso un mutuo per realizzare l’impianto fotovoltaico comunale. «E’ vero che al Comune arrivano i benefici ma questa operazione finanziaria pensata dalle vecchie amministrazioni comunali ha poco senso. – ha sottolineato Pellegrini – E’ stato forse un modo elegante per non fare risultare l’indebitamento da parte del Comune di Osimo, quello che invece si sobbarcava la società. I revisori dei conti hanno segnalato l’anomalia. Nel frattempo la Osimo Servizi ha rinegoziato le rate del mutuo con un risparmio e quindi a breve verrà operata una compensazione dei debiti/crediti tra Comune e Osimo Servizi». Un ultimo accenno è stato fatto poi sulla gestione dei residui, sulla capacità di riscossione delle imposte, sui crediti di dubbia esigibilità che complessivamente nel 2019 sono ammontati a circa 1,5 milioni per l’Imu non incassata e quasi a 3 milioni per la Tari. La soluzione prospettata da Mauro Pellegrini per il futuro è quella di «potenziare l’Ufficio Tributi, è una critica, questa della scarsa capacità di riscossione, che sarebbe sciocco non riconoscere Cercheremo pertanto di aumentarla».

Achille Ginnetti

DIGITALIZZAZIONE SUEP E SUAP: UNANIME PER LA MOZIONE DI PROGETTO OSIMO FUTURA – Ieri è stata approvata all’unanimità anche la mozione presentata da Progetto Osimo Futura per completare il processo di digitalizzazione del Suap e del Suep. «La mozione, che porta la firma anche della consigliera del M5S Caterina Donia, ha avuto il voto favorevole di tutto il Consiglio. Il sindaco ha voluto aggiungere in premessa un emendamento, ovvero che nel mese di giugno è stato caricato il link che permette per le annate 1990-2020 la possibilità di consultazione online dei registri cartacei degli sportelli Suap e Suep. Questo è un piccolo passo avanti ma la digitalizzazione è altra cosa- commenta il consigliere di Progetto Osimo Futura, Achille Ginnetti-. La finalità della digitalizzazione è di avere informazioni in tempi rapidi senza dover far perdere tempo agli impiegati comunali e ai professionisti che devono recarsi in Comune per consultare e fare copie di pratiche. La digitalizzazione garantisce ai cittadini trasparenza e accessibilità nei confronti dell’ente pubblico locale. Siamo nella fase post Covid, ci saranno agevolazioni per l’edilizia e l’urbanistica quindi, entro il 31 dicembre di quest’anno tutta la documentazione dovrebbe essere online. Inoltre, nel 2015 il Collegio dei Geometri della Provincia di Ancona aveva dato disponibilità a collaborare al processo di digitalizzazione, offerta rinnovata anche di recente. Ho chiesto quattro volte al sindaco chiarimenti in merito senza avere mai risposta. Cosa è successo?».

La piscina comunale del polo sportivo della Vescovara

RIAPERTURA PISCINA COMUNALE – Ginnetti ritiene invece poco soddisfacente la risposta data dal sindaco nella seduta consiliare di ieri all’interrogazione di Progetto Osimo Futura sull’annullamento del bando per la gestione della piscina comunale. «Il sindaco ha riferito che il bando è stato annullato in quanto i requisiti non rispondevano a quelli previsti per il contenimento dell’epidemia Covid-19. A mio avviso si poteva valutare la possibilità di revisione del contratto evitando così di sospendere e annullare il bando- afferma Achille Ginnetti-. È vero che i partecipanti alla gara sono stati svincolati dalla fideiussione ma la cifra di 31.028 euro depositata come garanzia provvisoria a favore del Comune di Osimo è stata restituita solo pochi giorni fa. Dubbi e lati oscuri sui motivi dell’annullamento del bando permangono in quanto non sono stati chiariti dall’Amministrazione. È importante che l’impianto natatorio riapra entro settembre, come annunciato dal sindaco, per permettere a atleti e cittadini di tornare a frequentarlo». Per quanto concerne l’interrogazione sulle misure messe in campo dall’Amministrazione in vista della ripresa scolastica a settembre- e in particolare riguardo la disponibilità e il reperimento degli spazi, i trasporti e il servizio mensa- il consigliere di Progetto Osimo Futura è abbastanza soddisfatto della risposta dell’assessore Andreoli. «Ringrazio l’Amministrazione per quanto sta facendo per la ripresa scolastica in presenza. Capiamo le difficoltà che si trovano a dover affrontare. Le linee guida ministeriali sono arrivate da poco e sono deludenti in quanto lasciano ai Comuni e ai dirigenti l’onere di trovare soluzioni per garantire distanziamento e sicurezza. È un problema che investe tutta la comunità. Non so se si poteva evitare ma una scuola che chiude a febbraio per aprire a settembre è una grande ferita».

Monica Bordoni

MODIFICA ALLO STATUTO DI CENTRO MARCHE ACQUA: IL NO DELLE LISTE CIVICHE – «Abbiamo votato contro la modifica dello statuto di Centro Marche Acqua, dietro la solita tiritera del Pd &Co, dove tutto è “adeguamento di legge” , si cela molto di più: dopo il passaggio di Astea in Centro Marche Acqua, regalando decine di mila euro di quote ad alcuni Comuni, ora Astea tenta di ritornare indietro e riprendersi la sua nativa posizione… L’avevamo detto noi tutti i modi , passiamo da presuntuosi?». Lo scrivono in un post di commento i movimenti civici, guidati nella Sala Gialla dal capogruppo Monica Bordoni. Ieri hanno espresso voto negativo per la modifica allo statuto di Centro Acque Marche, consorzio collegato al progetto della gestione unica dell’Ato3 come società ‘veicolo’ finalizzata alla riduzione progressiva della frammentazione nella gestione idrica. I movimenti civici hanno invece votato a favore per la digitalizzare degli atti del Suap e Suep per i tecnici e liberi professioni, «che hanno necessità di verificare gli atti degli uffici tecnici del Comune di Osimo, mentre – sottolineano  sempore sui social media – abbiamo votato contro l’emendamento del Pd, quale palliativo insignificante nel lato pratico del nocciolo della questione. Oggi ci sono interi ordini di Ingegneri, Geometri, Architetti, Liberi professionisti che hanno pratiche ingessate, bloccate, nei meandri di una burocrazia estenuante. L’acceso agli atti sembra per molti , ma non per tutti, diventato un incubo oltre che una zavorra anche in termini economici. Pertanto riteniamo l’atto votato, come l’avvio di un percorso urgente e necessario, che non può essere gestito ancora a piccoli passi come invece propone ha proposto ieri sera l’amministrazione in consiglio comunale , ma necessita di una sferzata ed un cambio veloce di passo. Per questo presenteremo le nostre proposte con un odg»

Caterina Donia

M5S INDIGNATO: NESSUNA AGEVOLAZIONE O PROROGA TARI A OSIMO – Ieri , nella seduta del Consiglio Comunale sono state approvate le scadenze per la Tari 2020. «L’amministrazione non pone alcuna attenzione alle attività economiche danneggiate dal Covid e senza prevedere alcuna agevolazione e/o riduzione fissa per tutti la scadenza del primo acconto Tari nel corrente mese di luglio. In questo contesto emergenziale si colloca il tema della potestà comunale di applicare agevolazioni alle imposte comunali, compresa la Tari, correlate agli effetti da virus Covid19. – scrive in una nota la consigliera del M5S Osimo, Caterina Donia – Il DL 18, infatti, in considerazione dell’emergenza Coronavirus, ha consentito un più disteso periodo di recepimento dei piani finanziari del servizio rifiuti (Pef in applicazione del “metodo Arera” (Mtr), unitamente alla facoltà di derogare provvisoriamente alle regole di determinazione delle tariffe in rapporto all’integrale copertura dei costi del servizio. Il comma 5 dell’articolo 107 stabilisce, infatti, che per il 2020 le tariffe Tari possono essere approvate dai Comuni nella stessa misura adottata per il 2019 e che il PEF relativo al 2020 potrà essere approvato successivamente, entro il 31 dicembre, con eventuale conguaglio dei costi da questo risultanti ripartibile nel triennio 2021-2023».

Secondo il M5S «l’amministrazione doveva lavorare sulla revisione delle tariffe Tari non solo per le famiglie, in base della loro situazione economica e sociale, quanto per aziende ed esercenti che hanno subito la chiusura delle loro attività durante il periodo di emergenza. Molti comuni italiani hanno prorogato la scadenza Tari e, talvolta, applicato delle riduzioni. Bologna, ad esempio, ha appena approvato una delibera in virtù della quale ci sarà una riduzione del 25, 40 o 50% per le utenze non domestiche penalizzati dall’emergenza Covid. Si parla, dunque, di aziende, negozi, botteghe, circoli culturali o sportivi, ma anche del Terzo settore, con nuove scadenze. Sconti per le attività danneggiate anche a Firenze, mentre Milano potrebbe ridurre la quota variabile. Roma dovrebbe approvare le agevolazioni sulla tassa rifiuti entro il 31 luglio, dopo che avrà valutato l’impatto degli aiuti sul proprio bilancio. Il Comune di Osimo , nonostante abbia rinegoziato i mutui per fronteggiare gli effetti della Pandemia, attende che vengano definiti ulteriori trasferimenti dello Stato per le minori entrate tributarie. Abbiamo chiesto delucidazioni nella seduta consiliare di ieri ma l’amministrazione non risponde puntualmente alle osservazioni».

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