«Sanita’ all’ospedale di Osimo: piove davvero sul bagnato … e l’ombrello e’ diventato strumento fondamentale del lavoro. Queste sono le condizioni in cui medici ed operatori sanitari di quel che resta della struttura ospedaliera, sono costretti a lavorare. Questo è il risultato della sanità del governo Pd&co.». La foto postata ieri sui social media dai consiglieri delle liste civiche dopo l’acquazzone di venerdì scorso, ritrae un dipendente dell’Inrca-Osimo al lavoro con l’ombrello aperto. La struttura del Ss. Benvento e Rocco è vetusta e non è la prima volta le infiltrazioni d’acqua piovana scendono nei locali interni a seguito di un temporale. Per l’ospedale le Liste civiche sollecitano anche e soprattutto però la riapertura del reparto di Pneumologia con un ordine del giorno da discutere in consiglio comunale. «Dopo il periodo di chiusura per l’emergenza sanitaria Covid-19 , presso l’ospedale Ss. Benvenuto e Rocco di Osimo, sono riprese tutte le attività ospedaliere ed ambulatoriali, ovvero sono stati riaperti tutti i reparti, fatto salva l’ U.O. di Pneumologia, sebbene la Società Italiana di Pneumologia dichiara che il 30% dei pazienti guariti dal Covid 19 presentano problemi respiratori cronici. – ricorda una nota stampa delle Liste civiche – E’ assurdo, ancora di più se pensiamo che l’ospedale di Osimo, oggi sotto la governance dell’ Inrca, specializzato alla cura dell’anziano, le patologie respiratorie sono pane quotidiano e molti bisogni complessi restano ancora senza risposta». I movimenti civici ricordano che l’Unità di Pneumologia dell’ospedale di Osimo, è stata chiusa durante tutto il periodo di emergenza Sars-CoV-2 «ed il personale medico è stato trasferito presso l’ospedale Inrca di Ancona, quale presidio Covid-19; Oggi non riesce a riaprire per un problema di organico. Prima del Covid19 nella U.O. di Pneumologia dell’Ospedale di Osimo vi era un organico di due medici a tempo determinato, e due a tempo indeterminato di cui una risorsa in maternità oltre il personale sanitario, mentre ad oggi risulterebbe un organico pari a un medico a tempo pieno e uno a tempo ridotto, che attualmente possono garantire solo le visite ambulatoriali».
Un problema che pesa anche sul Pronto soccorso che «oltre a non poter contare più sull’appoggio della consulenza pneumologia – prosegue il comunicato – è costretto a ricoverare i pazienti con problemi respiratori presso il reparto di Medicina o in carenza di posti letto, tenerli parcheggiati presso il pronto soccorso stesso , anche per giorni in attesa di un posto letto in reparto, giustificando in parte le lunghe file di attesa. Se da un lato il direttore dell’ Inrca cerca di rassicurare la riapertura del reparto di Pneumologia a stretto giro , dall’altro però sembra nulla di fatto , per questo le liste civiche hanno presentato un ordine del giorno affinché si prenda atto della gravità della chiusura del reparto, e affinché alle promesse seguano fatti concreti della riapertura urgente del reparto di Pneumologia , potenziando l’organico sia medico che sanitario, al fine di poter garantire la salvaguardia delle patologie respiratorie ed i bisogni complessi che il Coronavirus di fatto ha acuito e reso ancora più stringenti».
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