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Santoni (Osimo Civica):
«Dopo il Covid serve
buonsenso anche per gli eventi»

OSIMO - L'ex amministratore della Geosport rileva la presenza di troppe persone senza mascherina ieri alla 'Osimo Vertical Night'. «In questo periodo storico certe manifestazioni non dovrebbero essere concesse nel rispetto di chi è stato male, dei sanitari che hanno vissuto l'emergenza in prima linea e anche di chi ha chiuso il suo negozio durante il lockdown» osserva

Osimo Vertical Night, la consolle del dj in piazza del teatro

 

 

«Per ogni cosa, specie dopo la pandemia del Covid, ci vuole buon senso. Ho amici che svolgono attività di ristorazione, titolari di sale da ballo e locali, amici parrucchieri, rosticceri, estetisti, titolari di palestre, in questo periodo questi padri e madri di famiglie hanno condiviso con me le loro ansie, paure, timori, le loro perplessità anche su come affrontare e gestire la ripresa delle loro attività che già con il lockdown hanno subito molti danni economici, alcuni sono stati costretti a chiudere definitivamente. Chi ha potuto ripartire con il lavoro ha dovuto affrontare un aumento delle spese per l’acquisto di dispositivi di sicurezza anticovid e per l’adeguamento dei locali in barba anche ad un netto calo di clienti e quindi di guadagno dovuto anche all’attuazione delle normative previste per le riaperture al pubblico». All’indomani dell’evento ‘Osimo Vertical Night’ da tutto esaurito che da ieri pomeriggio ha richiamato in città moltissimi visitatori, la riflessione arriva da Monica Santoni candidata con la Lista Osimo Civica alle Amministrative 2019 di Osimo a sostegno del candidato sindaco Dino Latini.

Monica Santoni

Se ne intende di grandi eventi, la Santoni, ex amministratore unico della Geosport, la società che gestisce il PalaBaldinelli. «L’evento di ieri sera è stato sicuramente un grande evento, degno di lode per la sua riuscita, ma credo che si sarebbe dovuto attendere prima di farlo e perlomeno che l’indomani non ci si sarebbe dovuti lodare. – sottolinea -. L’ho percepito come uno schiaffo morale verso tutti quei piccoli o grandi imprenditori,commercianti,liberi professionisti che ogni giorno tengono duro per non far precipitare le loro attività seguendo tutte le normative anticovid: che vivono nel timore di fare tutto secondo le prescrizioni per poter continuare a lavorare, che si preoccupano di non fare entrare un cliente in negozio mentre ce n’è un altro anche per paura di sanzioni ingenti e che al contempo spera di non perdere il cliente costretto fuori a lunghe attese». L’esponente di Osimo Civica ricorda poi nel suo comunicato stampa le preoccupazioni dei genitori in queste settimane per il riavvio in presenza delle lezioni, le file dei clienti nei supermecati, la necessità degli appuntamenti per accedere agli uffici comunali.«C’è ancora chi lavora in Smart working, – rimarca – sui quotidiani locali si legge di sanzioni da 400 euro per essere entrato in banca senza mascherina, di multe altrettanto ingenti per essere stati beccati in flagrante in spiaggia senza aver prenotato. E poi, oggi, si notano sui social foto di centinaia di persone a passeggio lungo il corso di Osimo senza nessun dispositivo di sicurezza».

Corso Mazzini, ieri sera durante la serata evento

La questione sanitaria deve restare prevalente, anche  in questa fase.«Nonostante il mio lavoro mi abbia vista in prima linea all’ospedale di Torrette contro il coronavirus credo che sia giusto e indispensabile tornare alla vita normale, ma a piccoli passi, soprattutto con il buon senso, quel buon senso che sembra essere mancato ieri sera anche nel fare l’evento stesso.- aggiunge Monica Santoni – Penso, e forse sbaglio, che in questo periodo storico certi eventi non dovrebbero essere concessi anche alla luce del fatto che prevedono la presenza di molte persone. Se ad un cagnolino metti un osso davanti al naso e se lo mangia, non è proprio tutta colpa del cagnolino, ma anche di chi lo ha lasciato incustodito davanti al suo naso. E per ultimo la riflessione più importante, dato che durante il lockdown, lavorando in ospedale ho vissuto e visto gli occhi dei pazienti covid che si aggrappavano alla vita con le unghie e con i denti, la fatica dei colleghi infermieri, medici, che hanno lavorato sopra ogni forza pur di strapparli alla morte, e visto che di sacchi neri con dentro vittime covid ne ho chiusi con le mie mani, mi sento di poter dire che almeno un po’ di prudenza ancora bisognerebbe averne. Il mio augurio è che per i prossimi eventi ci sia più buon senso e che la legge sia uguale per tutti anche nel rispetto dei lavoratori, società sportive, etc».

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