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Moreno Pieroni prova il tris
e si candida a sindaco di Loreto:
«Una scelta di cuore»

ELEZIONI COMUNALI - Correrà con la lista 'Loreto nel cuore' dopo due mandati da primo cittadino alle spalle e 10 anni nell'assemblea legislativa delle Marche e nell'esecutivo regionale. «Ho sentito il desiderio di rendermi utile di nuovo per la mia città in questo momento storico così delicato. E non è stata una scelta di testa»

L’assessore regionale Moreno Pieroni

 

 

Si è vociferato per mesi di un suo possibile ritorno alla vita politico-amministrativa di Loreto, dopo  due mandanti da primo cittadino alle spalle e 10 anni spesi con impegno nell’assemblea legislativa delle Marche e nell’esecutivo regionale. Da oggi è ufficiale la candidatura a sindaco della città mariana di Moreno Pieroni, assessore regionale uscente della Giunta Ceriscioli (Pd). Pieroni, 59 anni, leader storico del Partito socialista delle Marche, sarà quindi  della partita per le Amministrative del 20 e 21 settembre prossimi con il simbolo di ‘Loreto nel Cuore’, una lista civica che definisce «trasversale». Il suo è il primo nome ‘formalizzato’ nella prospettiva cittadina dell’election day che vedrà anche il sindaco in scadenza di Loreto, Paolo Niccoletti, impegnato nella campagna elettorale ma in corsa con l’Udc per il Consiglio regionale a sostegno del candidato governatore di centrodestra, Francesco Acquaroli. Gli oltre 12mila abitanti della città mariana, una delle tre al voto per il rinnovo delle cariche amministrative nella provincia di Ancona (come Senigallia e Cerreto d’Esi) eleggeranno il nuovo sindaco con turno secco, senza possbilità di ballottaggio.

 

Pieroni, lei è stato sindaco di Loreto 2 volte fino al 2010 e al tempo aveva passato il testimone proprio a Niccoletti per affrontare la convention elettorale delle Regionali. Con questa sua nuova candidatura si ricompatta l’ asse originario con lui, in una sorta di ‘staffetta’ al contrario?

«No, stavolta la coincidenza è proprio casuale. Dal mese di gennaio, prima del lockdow, valutavo l’ipotesi di candidarmi a sindaco e su quello che poteva essere il progetto anche se non c’era davvero niente di concreto e definito. Paolo, invece, credo che abbia deciso di candidarsi solo pochi giorni fa. Abbiamo ragionato insieme sulla possibilità della mia candidatura, questo lo confermo, ma non sulla sua, nata da un percorso personale diverso dal mio ma che io rispetto. La mia è stata una scelta non di testa ma di cuore. In molti mi sollecitavano una nuova campagna elettorale per le  Regionali ma nei mesi scorsi ho sentito il desiderio di rendermi utile e di impegnarmi di nuovo per la mia città perché questo momento storico è delicato. Ecco come è stato ideato il nome ‘Loreto nel cuore’,  una lista civica trasversale anche nelle figure dei candidati. Siamo un gruppo di persone che anche  in questi ultimi anni magari non sono state insieme ma si sono confrontate e che adesso hanno deciso di lavorare insieme, come il frangente storico impone. Siamo consapevoli di quello che Loreto vivrà da qui alla prossima primavera, vista l’emergenza sanitaria che ha assestato un duro colpo al turismo religioso, come è avvenuto per tutti i grandi santuari mariani nel mondo. Sarà determinante pertanto far ripartire i flussi turistici, oggi in ritardo rispetto a quelli che erano i ritmi tradizionali»

Quali sono le questioni che le stanno più a cuore e che entreranno nel programma elettorale?

«Il nostro progetto ruoterà attorno a due fondamentali questioni. L’aspetto sociale ed economico. le criticità che sta vivendo anche la nostra città in questo 2020. Ci sono tante partite Iva e imprese che avvertono le difficoltà legate al turismo religioso del post lockdown e il Comune dovrà attenzionarle tutte, dall’imprenditoria locale al commercio. Un segnale di grande vicinanza dovrà essere dato dalla prossima amministrazione comunale anche alle famiglie con un potenziamento dei Servizi sociali. Punteremo molto anche sui giovani. In lista ci saranno figure che possono apportare un contributo costruttivo perché già inserite nel sistema sociale della città, collegate al mondo dell’associazionismo. E poi sulle donne. Ce ne saranno un numero importante. Vogliamo davvero che la nostra città superi al meglio questo momento difficile e ci impegneremo mettendo al bando i simboli di partito».

Con chi aspetta di confrontarsi nell’arena elettorale? Chi saranno i suoi avversari?

«Al momento sono l’unico ad aver ufficializzato la candidatura a sindaco. Non so veramente quali e quanti saranno gli avversari, forse il candidato del M5S e immagino quello della destra. Ribadisco però che la nostra è una lista civica. Quando parlo di lista trasversale intendo un insieme di persone rappresentative a 360 gradi di tutti i quartieri e dell’associazionismo cittadino, che magari hanno una propria idea politica sulle scenario nazionale ma che a livello locale vogliono attivarsi per realizzare, costruire qualcosa per il bene di Loreto».

(m.p.c.)

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