Improntata alla massima sobrietà per l’emergenza sanitaria, la festa del “Covo” a Campocavallo ieri, nel rispetto della tradizione, ha comunque attirato i fedeli a 80 anni dalla sua prima edizione.
Alla messa presieduta dall’arcivescovo Angelo Spina e concelebrata con il parroco padre Domenico, i frati, le suore, hanno partecipato anche il sindaco Pugnaloni, la Confraternita, il presidente e componenti del Comitato del Covo. «L’arcivescovo ha ringraziato tutti e ha invitato a pregare per coloro che lavorano nei campi, ad essere sempre solidali soprattutto verso i più poveri. Ha detto: “Il pane, se uno lo trattiene solo per sé ammuffisce, se lo spezza e lo dona, si moltiplica. – fa sapere una nota della Diocesi di Ancona-Osimo – Guardiamo a Gesù che ha compassione di noi e ci nutre con la Santa Eucaristia, cibo di vita eterna». Al termine della celebrazione, sul sagrato, dove erano stati collocati alcuni covi degli anni precedenti, l’arcivescovo ha impartito la benedizione. A tutti è stato dato un interessante opuscolo illustrativo realizzato dal Comitato della Festa del Covo di Campocavallo di Osimo per conto della Regione Marche, ideato da Raimondo Orsetti, che ne ha curato i testi.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati