Entra nel vivo la corsa per la fascia tricolore di Senigallia, con sette sfidanti pronti a contendersi il posto che è stato per dieci anni di Maurizio Mangialardi, oggi candidato governatore per il centrosinistra. Ad appoggiare i competitor – sei uomini ed una sola donna – ci saranno 20 liste, depositate tra ieri ed oggi all’ufficio elettorale del Comune e contenenti i nomi di circa 450 aspiranti consiglieri. La pattuglia più nutrita è quella che sostiene il Dem Fabrizio Volpini, composta dalle liste di Pd, Diritti al futuro, Vivi Senigallia, Uniti per Senigallia, Noi Senigallia attiva, Obiettivo comune e Vola Senigallia. A differenza di quanto sta avvenendo nella corsa per le Regionali, dove il centrosinistra si presenta unito e compatto, nella città della Spiaggia di velluto c’è stata una frattura insanabile ed a contendere lo scranno di primo cittadino c’è anche Gennaro Campanile – ex assessore fuoriuscito dal Pd –, appoggiato da Italia Viva, Europa Verde, +Senigallia ed Ama Senigallia, liste depositate oggi. Il centrodestra, invece, dopo mesi di serrato confronto, ha trovato la quadra sul nome dell’ex sindaco di Ostra Massimo Olivetti, che ha dalla sua Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e La Civica. Due liste – Senigallia bene comune e Noi cittadini – correranno in appoggio alla candidatura di Paolo Molinelli, ex comandante della Polizia stradale (in un primo momento corteggiato da una parte del centrodestra che però ha poi virato su Olivetti), mentre possono contare su una a testa Alessandro Merli, candidato di Potere al Popolo, Paolo Battisti per L’altra Senigallia con la sinistra, e Rosaria Diamantini, unica donna tra i competitor, con Senigallia Resistente.
m.m.