La sottosegretaria allo Sviluppo Economico, Alessia Morani, ha incontrato lunedì scorso nel comune di Frontone i sindaci di Frontone, Sassoferrato, Serra Sant’Abbondio, Cagli e Fabriano. Tema dell’incontro è stato il ruolo strategico che la realizzazione delle Pedemontana Fabriano-Sassoferrato-Cagli può avere per lo sviluppo del territorio interno delle Marche. «I sindaci hanno ripercorso la tribolata storia dell’incompiuta più vecchia del nostro Paese rappresentando quanti e quali sarebbero le possibilità di sviluppo legate sia al turismo che alle attività industriali. – esordisce una nota stampa conigunta dei primi cittadini di Frontone, Sassoferrato, Serra Sant’Abbondio, Cagli e Fabriano- Creare una viabilità in grado di collegare agevolmente e in sicurezza tutto l’entroterra in maniera trasversale da Cagli a Muccia, è una occasione che non possiamo permetterci di perdere. Arrivare agevolmente a Cagli significherebbe collegare anche Urbino e significherebbe unire tra di loro 3 arterie fondamentali come la Fano-Grosseto, la Statale 76 e la Statale 77. Significherebbe inoltre ridistribuire le forze in ambito regionale rendendo le aree interne baricentriche e appetibili per un’area che travalica i confini non solo provinciali ma anche regionali. Lo snodo che si verrebbe così a creare a Fabriano riuscirebbe a giustificare anche maggiore appetibilità per eventuali investitori e metterebbe le basi per una collaborazione forte sul territorio per quanto riguarda le strategie di marketing turistico».
Nel corso dell’incontro la sottosegretaria ha condiviso le posizioni degli amministratori locali riconoscendo il valore di questa infrastruttura e tracciando un possibile percorso per poter attivare i finanziamenti necessari. «Ora si tratta di accelerare per completare la fase progettuale della Sassoferrato-Cagli, attualmente ferma a un progetto definitivo, e arrivare ad avere il maggior dettaglio possibile per riuscire ad attingere dai fondi che potrebbero arrivare dal Recovery Fund. Per la Fabriano – Sassoferrato il percorso è stato già tracciato nell’incontro con il viceministro delle Infrastrutture e anche la sottosegretaria al Mise ci ha sollecitato ad avviare quanto necessario. Siamo riusciti, facendo squadra, a riportare l’attenzione delle Istituzioni ai massimi livelli su una incompiuta che aveva e continua ad avere un’importanza strategica fondamentale per tutto l’entroterra. L’infrastruttura unirebbe l’area del cratere con una delle Aree Pilota della Strategia delle Aree Interne che vedono tra gli asset di azione per lo sviluppo proprio le infrastrutture materiali e immateriali». Sarà importante, concludono i sindaci dei cinque Comuni, a questo punto anche mettere insieme i diversi attori che siamo riusciti a coinvolgere, Mit, Mise e Anas, affinché si possa condividere e consolidare una strategia che consenta di riavviare in maniera concreta quanto necessario per vedere questa opera finalmente cantierata.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati