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Scuole, parchi e centri diurni chiusi
In corso ricerche per diossine e metalli
«Bassa la probabilità di rischio»

ANCONA - I vigili del fuoco stanno ancora lavorando per spegnere l'ultimo, debole focolaio dell'incendio che produce fumo Domani i risultati dell'Arpam sull'eventuale presenza di acido cianidrico, sostanza che potrebbe svilupparsi con la combustione di gommapiuma. La sindaca rassicura: «Non c'è alcuna evidenza di presenza di sostanze insalubri»

L’area dell’ex Tubimar

di Martina Marinangeli

«L’Amministrazione comunale ha deciso, dopo essersi consultata con Asur e Arpam, di tenere le scuole domani chiuse in via precauzionale». Questa la scelta presa nel pomeriggio dal Comune che, anche oggi, ha tenuto chiuso per precauzione gli istituti scolastici. Off limits anche i parchi cittadini.

Una parte del capannone bruciato

«Nel corso della giornata abbiamo riscontrato un netto miglioramento della qualità dell’aria rispetto alla mattinata – ha fatto sapere la sindaca Valeria Mancinelli al termine della riunione del Coc durante la quale sono stati presi provvedimenti anche per i prossimi giorni -. La probabilità di rischi per la popolazione è molto bassa. Avremo domani altri risultati delle analisi». La prima cittadina ha inoltre sottolineato che «al momento non ci sono evidenze di sostanze tossiche nell’aria ed i materiali bruciati fino ad ora valutati non erano di tipo pericoloso» , ricordando ancora una volta che «in quell’area non c’era amianto, rimosso da anni». Le ricerche di eventuali altre sostanze (diossina, acido cianidrico che potrebbe sprigionarsi dalla gomma piuma compressa, presente nei capannoni avvolti dalle fiamme, metalli) sono però ancora in corso da parte dell’Arpam e per alcune analisi sono necessari tempi tecnici fino a 48 ore circa. «Per quanto riguarda le rilevazioni di acido cianidrico, avremo risposte già domattina», ha spiegato il direttore dell’Arpam Giancarlo Marchetti. L’agenzia ha anche campionato il materiale combusto caduto nelle strade della città, in corso di analisi. Proprio in attesa delle analisi complete dei fumi è stato deciso «in via esclusivamente prudenziale, di chiudere anche domani scuole, Università (tranne la sede di Medicina di Torrette), asili nido, centri diurni semi residenziali che ospitano persone fragili, impianti sportivi all’aperto, parchi – prosegue Mancinelli -. Non sono stati segnalati accessi ai pronto soccorso di Torrette e del Salesi per sintomi legati all’inquinamento, né ricoveri». I vigili del fuoco stanno ancora lavorando per spegnere l’ultimo, debole focolaio dell’incendio che produce fumo. Contestualmente, il Coc ha anche stilato una sorta di decalogo con i consigli della cittadinanza per i prossimi giorni che prevede «di pulire con acqua balconi, terrazzi e davanzali per eliminare il pulviscolo prodotto dall’incendio. Si sconsiglia in via precauzionale di praticare sport e corse all’aperto e di consumare ortaggi e vegetali a foglia larga provenienti dal nostro comune. E’ meglio tenere le finestre chiuse ma – onde evitare l’effetto contrario – ogni tanto si dovrebbe favorire il ricambio di aria nei luoghi chiusi». «Si tratta di misure prese in via cautelativa – ha precisato la sindaca – perché se avessimo dovuto ragionare sulla base delle evidenze attuali non avremmo dovuto prendere alcune misura cautelativa perché non c’è alcuna evidenza di presenza di sostanze insalubri. Anzi è confermato che non c’erano stoccati materiali pericolosi».

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