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Renzi: «Volete una regione chiusa
con frontiere e dazi?
Votate Acquaroli, sennò c’è Mangialardi»

REGIONALI - Il leader di Italia Viva è intervenuto a Jesi, puntando il dito contro il candidato governatore del centrodestra: «E' andato a una cena che ricordava la marcia su Roma: una vergogna senza fine. Tuttavia la sfida di domani non sarà tra fascisti e antifascisti, ma tra chi crede all'Europa e chi al sovranismo»

Da sinistra: Ettore Rosato, Lucia Annibali, Matteo Renzi e Fabio Urbinati

 

«Acquaroli il 28 ottobre scorso è andato a una cena che ricordava la marcia su Roma: è una vergogna senza fine, perché significa non capire che l’antifascismo è un pezzo dell’identità di tutto il Paese, destra e sinistra. Si deve vergognare per questo. Tuttavia la sfida di domani non sarà tra fascisti e antifascisti, ma tra chi crede all’Europa e chi crede al sovranismo». Così Matteo Renzi, che oggi è intervenuto al circolo cittadino di Jesi, per un appuntamento elettorale  in vista del voto di domenica e lunedì. Al suo fianco Fabio Urbinati, capogruppo uscente di Italia Viva in Regione, Lucia Annibali ed Ettore Rosato. Tra il pubblico diversi simpatizzanti e candidati in corsa per le amministrative (oltre che alle Regionali, Italia si presenta da sola alle comunali di Senigallia, il comune del candidato governatore del centrosinistra Maurizio Mangialardi).

L’ex premier, dopo aver parlato di alcuni temi nazionali, della nascita di Italia Viva, rivendicando la scissione dal Pd e il fatto di aver fatto cadere il governo M5S-Lega, è passato al locale. «Acquaroli – ha aggiunto Renzi – è un candidato che viene dalla destra, il suo partito in Europa è contro il Mes, ma il candidato della destra dovrà gestire gli ospedali se vincerà. Perché funziona così la Regione: per il 75% si occupa di sanità. Diciamolo chiaro: se vince Acquaroli ha detto che non utilizzerà il Mes, anzi non lo vuole. Lui fa parte di un partito la cui leader urla tutti i giorni che il Mes è una fregatura. Ma il Mes è un prestito a condizioni migliori della media e serve per finanziare la sanità, come si fa a dire no? Solo per ideologia. Ora chi vota Acquaraoli sa che vota uno che non vuole i 37 miliardi del Mes, che per le Marche farebbero circa 1 miliardo. Se siete in condizione di dire che 1 miliardo per la sanità non vi interessa votate Acquaroli, se pensate che l’ideologia sia più importante votate Acquaroli. Sennò c’è Mangialardi». Poi il tema del Recovery fund. «FdI non lo vuole – ha aggiunto il leader di Italia Viva – La Meloni in Europa sta con Orban. Tutto ciò che succede nel mondo ci e vi riguarda, ma Meloni e Acquaroli che dicono? Che sono sono sovranisti, padroni a casa propria, di chiudersi dentro le nostre frontiere. Chi fa questo, fa male alle Marche. Le Marche le immaginate come una regione chiusa con frontiere e dazi o la immaginate come una regione d’Europa e del mondo? Lo capite che noi abbiamo bisogno dell’Europa e della globalizzazione. Perché se avessimo ascoltato i sovranisti come Meloni, Salvini o Acquaroli saremmo saltati a marzo, perché non avremmo avuto i soldi per finanziarci». Quindi Renzi ha chiuso con un appello ai suoi a serrare le fila, a lavorare duro in questi ultimi giorni di campagna elettorale: «Domenica e lunedì troviamo il modo per smentire sondaggi e gufi e diamo l’opportunità a Italia Viva di essere decisiva».

 

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