Quattro i primi pazienti arrivati oggi al Covid hospital di Civitanova. Sono arrivati nel tardo pomeriggio uno da Macerata e tre Civitanova e saranno ricoverati nel modulo di semi terapia intensiva. A coordinare le operazioni la dottoressa Daniela Corsi, neo direttrice del dipartimento Emergenza-Urgenza.
«Iniziamo con quelli più critici – ha spiegato la Corsi – poi piano piano arriveranno gli altri ricoverati a Macerata e al pronto soccorso di Civitanova, fino ad occupare i 14 posti di semi intensiva. Al momento iniziamo con l’Area Vasta 3 perché quella è deficitaria di posti Covid, così evitiamo di sporcare gli ospedali perché stiamo vedendo che i pazienti stanno aumentando. Nella semi intensiva arrivano pazienti non intubati, ma che hanno necessità di assistenza ventilatoria che va al di là della semplice mascherine d’ossigeno». La dottoressa ha anche chiarito la questione personale. «Il personale medico arriva da Civitanova e Macerata, Pesaro darà l’opportunità di un rianimatore. Per adesso sono quattro i rianimatori che ruotano nei turni, poi quando apriremo anche modulo di intensiva sarà necessario incrementare numero rianimatori ma stiamo lavorando anche per questo. A loro si aggiungono quattro medici di Pneumologia e Medicina interna e cinque infermieri per turno per un totale di 15 che provengono anche dall’Inrca e da Torrette. Per quanto riguarda i medici militari siamo in attesa della risposta».
E proprio sul personale, dopo l’appello della Cisl (leggi l’articolo), arriva anche quello della Cgil. «Implementare l’organico? – dice Matteo Pintucci, segretario generale Fp Cgil Marche – Dobbiamo mettere in campo tutti gli strumenti necessari, anche la possibilità di attingere dalle graduatorie di altre amministrazioni. Questa può essere la strada percorribile per avere soluzioni immediate, che chiediamo da tempo». Secondo le stime della Fp Cgil, «mancano all’appello tanti professionisti della sanità, non ci sono ad oggi graduatorie utilizzabili ma dobbiamo agire subito tenuto conto dei tetti di spesa ricalcolati e delle opportunità contenute nel decreto Rilancio. Occorre agire il prima possibile – conclude Pintucci – domani, alla riunione con i vertici della sanità, verificheremo tutte le possibilità in campo».
(foto di Federico De Marco)
(redazione CM)
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